Politica

Perché Conte ha fatto bene a sbugiardare Salvini e Meloni

Venerdì 10 aprile, il premier Conte, durante la conferenza stampa in cui ha illustrato i contenuti del nuovo dpcm con il quale ha annunciato la prosecuzione delle misure di chiusura del Paese fino al prossimo 3 maggio, ha parlato anche degli sforzi compiuti dal suo governo per definire gli strumenti da approvare nel prossimo Consiglio europeo per combattere la crisi economica legata all'attuale pandemia. 

Nell'occasione, Conte ha anche ricordato agli italiani che quanto gridato al popolo - con annessi proclami di tradimento, incostituzionalità, chiamata alle armi e quant'altro - da parte di due esponenti dell'opposizione, indicati chiaramente in Matteo Salvini e Giorgia Meloni - era una palese menzogna. 

Salvini e Meloni avevano detto che il Governo si era sottomesso ai diktat di Germania e Olanda dicendo sì al MES e definendo tale atto come alto tradimento. Salvini, aveva detto di inorridire di fronte a un ministro dell'Economia (Gualtieri) che per conto del governo aveva svenduto il Paese.

La riunione dell'Eurogrupo che ha avuto luogo qualche giorno fa non ha impegnato nessun governo, e tanto meno quello italiano, essendo stata solo una riunione dove i ministri delle Finanze dei vari Paesi dell'euro hanno deciso i "confini" di ciò che i capi di Stato e di Governo dovranno  discutere per poi decidere entro il prossimo 23 aprile. L'Italia non ha accettato di aderire a nulla, ha solo accettato, insieme agli altri Stati, di definire quali dovranno essere gli strumenti a cui ogni Paese potrà decidere di aderire per affrontare la crisi economia. 


Nonostante quelle di Salvini e Meloni siano delle menzogne, oltretutto insensate, quanti dei media lo hanno detto chiaramente agli italiani? Nessuno. I media hanno riportato le presunte verità dei due leader dell'opposizione, dimenticandosi però di dire che quanto i due affermavano non aveva niente di vero... come se la realtà dei fatti fosse subordinata alle opinioni della politica!

Giuseppe Conte, di cui personalmente non sono un tifoso, ieri ha approfittato della conferenza stampa per dire quanto i media si erano dimenticati di dire. E questo, per Salvini e Meloni (essendo stati smascherati e sbugiardati) sarebbe stato "USARE la tivù di Stato per dire falsità", un atto da regime totalitario.

A supporto della loro tesi è intervenuto anche il direttore del Tg di La7, Enrico Mentana, che sulla sua pagina social ha scritto che 

"parlando al paese il premier Conte doveva conservare il profilo per il quale gli veniva consentito di usare quel canale privilegiato. Se voleva spiegare la situazione dopo l'Eurogruppo, come ha fatto, gli bastava ricordare che il governo italiano non ha chiesto di accedere al Mes e nel prossimo vertice europeo tornerà a chiedere gli Eurobond, con buona pace di chi sostiene il contrario. Punto. Agli attacchi, che ripeto sono forse sgradevoli, falsi, elettoralistici o strumentali, ma che fanno parte dell'armamentario di ogni opposizione, possono e devono replicare i loro pari grado della maggioranza, non il capo del governo mentre parla al paese. Per questo ho detto che avrei espunto quella parte del suo discorso, altro che censura."

Nella sua dichiarazione, Mentana, finisce per svelare i suoi errori e quelli dei suoi colleghi (quasi la totalità) che si occupano di informazione nel momento in cui descrive gli attacchi a Conte e al Governo da parte di Salvini e Meloni:

"sono forse sgradevoli, falsi, elettoralistici o strumentali, ma che fanno parte dell'armamentario di ogni opposizione". 

Se l'opposizione attacca un governo facendo passare per vero ciò che non è accaduto, questo non deve far parte del suo armamentario, perché questo non fa parte della democrazia. Se ciò accade - e in Italia ciò accade da moltissimo tempo - vuol dire, al di là del fatto che Mentana se ne sia accorto o meno, che l'informazione NON STA FACENDO il proprio lavoro, consentendo agli italiani di far credere vero o verosimile ciò che invece è palesemente falso.

Mentana, che usualmente fa il "piacione" con il politico di turno, oltretutto in maniera direttamente proporzionale al suo consenso elettorale, ha mai visto come la politica e i politici (anche se appartegano al Governo in carica o alla sua maggioranza) vengono trattati sulla BBC? Forse Mentana non ha mai visto e ascoltato un'intervista di Huw Edwards a Boris Johnson. Se lo avesse fatto, allora avrebbe evitato di dichiarare quello che ha dichiarato e avrebbe iniziato a riflettere sul fatto che le opinioni non possono sostituire la realtà e, se un politico fa un'affermazione palesemente falsa, è dovere di un giornalista farlo notare e non limitarsi a dire che quella è l'opinione di un politico!


Senza alcuna vergogna, Salvini e Meloni, nelle scorse ore hanno iniziato nuovamente ad urlare dicendo che il fatto di essere stati smascherati sia stato un attacco alla democrazia e alla libertà. La credibilità di Salvini e Meloni è solo direttamente proporzionale al fatto che in Italia sono in pochi a seguire le regole della corretta informazione ed in altri Paesi, probabilmente, avrebbero avuto meno successo di quanto ne hanno in Italia. 

E a proposito dell'ormai famoso MES, usato dai due come arma della loro propaganda, è stato proprio un governo di cui facevano parte (direttamente Meloni come ministra e indirettamente Salvini come partito) ad istituirlo... nonostante adesso - come loro natura - facciano finta di essersene dimenticati.


Da Treccani: "La sua istituzione (MES) è stata inizialmente decretata dal Consiglio europeo il 16 dicembre 2010, con fondamento giuridico dato dall’inserimento, nell’art. 136 del Trattato sull’Unione Europea (contenente disposizioni specifiche riguardanti l’area dell’euro), di un nuovo paragrafo che menziona la possibilità di creare tale fondo. Successivamente, l’aggravarsi della crisi dei debiti sovrani in Europa ha portato alla decisione di rafforzare la natura istituzionale del fondo e di renderne più flessibile l’operatività. Il 9 dicembre 2011, i capi di Stato e di governo dell’eurozona hanno deciso di rafforzare il coordinamento delle rispettive politiche economiche attraverso un nuovo trattato, il Treaty on stability, coordination and governance in the Economic and Monetary Union, spesso denominato fiscal compact e di legare la concessione di finanziamenti del MES all’adesione dei Paesi membri al trattato stesso. I due nuovi trattati (fiscal compact e trattato sul MES) sono stati approvati il 2 febbraio 2012, salvo ratifica da parte dei Paesi membri con quorum prestabiliti. ..."

In pratica, è stato il Governo Berlusconi di cui la Meloni e la Lega Nord facevano parte a dare il via libera al MES [particolare su cui Meloni e Salvini hanno deciso di sorvolare], la cui entrata in vigore è stata anticipata di un anno, a partire dal 2012, utilizzando anche un nuovo trattato a cui il Governo Monti dette il proprio consenso. 

Probabilmente, anche questo per Mentana è catalogabile nell'ambito "dell'armamentario di ogni opposizione". 

Autore Marzio Bimbi
Categoria Politica
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