Repubblica delle Banane? No, ma...
L’Italia non è la Repubblica delle Banane, ha affermato in conferenza stampa il premier Giorgia Meloni.
Sarà pur vero ma non si può negare che sia il Regno dei Ciarlatani, cioè di quanti, per il proprio esclusivo tornaconto, cercano di infinocchiare il prossimo dando ad intendere quello che non è.
Purtroppo la genìa dei ciarlatani è diffusa in ogni dove, tra i giornalisti come tra gli sportivi, tra gli intellettuali come tra i politici di ogni colore.
Per difendersi si può solo ascoltare con riserva le loro sparate e poi riscontrarle.
Ad esempio, dal 25 settembre per giorni e giorni ci è stata propinata la ciancia che il nuovo governo sarebbe stato di “alto profilo”, formato esclusivamente da persone “meritevoli perché competenti e capaci”.
Ebbene, scorrendo la lista dell’Esecutivo al Ministero della Pubblica Amministrazione incontriamo, ad esempio, l’on. Paolo Zangrillo il cui merito precipuo è di essere fratello del prof. Zangrillo, medico personale di Silvio Berlusconi.
Non solo, ma al Ministero del Turismo è insediata Daniela Garnero Santanché, meritevole e competente forse perché titolare di una concessione balnearia del demanio pubblico (?!?) in quanto proprietaria del Twiga Beach Club a Forte dei Marmi. A questo punto una domanda è spontanea: poiché questo ministro dovrà mettere mano alle concessioni balnearie non esiste un palese conflitto di interessi?
Ma andiamo oltre perché altra ciarlatanata sono le “norme anti-rave party” che il Ministro Piantedosi ha scritte in fretta e furia, probabilmente sotto dettatura del suo mentore Salvini, che è ossessionato dalla fregola di accreditarsi come il duro del governo e di appannare la premier Meloni.
Norme, delle quali la stessa premier si è detta fiera, ma che, oltre ad ignorare quanto già disposto da leggi e codici italiani, sono così confuse ed indeterminate da lasciare spazio ad ogni interpretazione, anche le più contraddittorie.
Ma siccome la gatta frettolosa fa i gattini ciechi il Ministro Piantedosi, per compiacere ancora al mentore Salvini, è subito scivolato su un’altra ciarlatanata vietando l’ingresso nelle acque territoriali italiane a 4 navi ONG con a bordo migranti naufraghi. Nel giro di alcune ore il ministro è ritornato precipitosamente sulle sue decisioni per dover rispettare leggi, norme internazionali e convenzioni ONU.
Considerando ora che il Governo Meloni 1° si è insediato formalmente solo da 15 giorni, se il buon giorno si vede dal mattino l’Italia non sarà una Repubblica delle Banane ma, più concretamente, il Regno dei Ciarlatani.