Nella provincia di Caserta, un uomo di 48 anni, che lavorava come badante, si è autoaccusato di aver ucciso quattro delle persone da lui assistite.

Mario Eutizia, questo il suo nome, non ha usato né un coltello, né una pistola, né altri strumenti... solo i farmaci prescritti agli anziani di cui si occupava. Eutizia avrebbe somministrato loro dosi quadruplicate rispetto a quelle prescritte creando dei mix letali composti da farmaci antitumorali, sedativi e antidolorifici. Farmaci che lui stesso conosceva bene perché li assumeva, essendo paziente oncologico proprio come i suoi assistiti.

Come loro dunque soffriva, e proprio quella sofferenza - ha spiegato - non riusciva più ad affrontarla e a sopportarla:

"Ho deciso di confessare per essere aiutato a non uccidere più, perché potrei continuare a farlo, essendo consapevole di non poter reggere ad una sofferenza tale".

Due dei delitti confessati da Eutizia risalgono al 2014, quando avrebbe ucciso due anziani a Latina, al momento non ancora identificati. I carabinieri di Caserta hanno invece accertato l'identità degli ultimi due decessi confessati da Eutizia, avvenuti pochi mesi fa: quello dell'89enne Luigi Di Marzo, morto a Casoria (Napoli) nel dicembre scorso, e quello del 96enne Gerardo Chintemi, deceduto a Vibonati (Salerno) nel marzo di quest'anno. 

Eutizia, che si è autodenunciato ai Carabinieri di Caserta, è adesso in stato di fermo. L'uomo ha precedenti penali per furto, truffa, danneggiamento, appropriazione indebita, ma nessun reato contro la persona.