“Oggi abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese per chiederle se era a conoscenza del finanziamento di 315.500 euro effettuato dalla società statunitense Social Changes Inc. al Partito Democratico, nel corso delle scorse elezioni Regionali”.
Così Stefano Mugnai, deputato e vicepresidente vicario del Gruppo Coraggio Italia e Giovanni Donzelli del Gruppo Fratelli d’Italia a Montecitorio, annuncinado appunto la presenteazione di una interrogazione al ministro degli Interni, per fare chiarezza sulla questione di presunti finanziamenti ricevuti da politici del Pd, come denunciato appunto dal Fatto Quotidiano due giorni fa.
“Stando ad un articolo uscito su Il Fatto Quotidiano - aggiunge - in Toscana ad esempio Federica Benifei ha ricevuto 22.400 euro, Alessandra Nardini 6.900 euro, Antonio Mazzeo 5.300 euro, Massimiliano Pescini 3.000 euro. Ci chiediamo se il ministro non ritenga questo fenomeno dei finanziamenti provenienti dall’estero, un pericolo per la politica italiana”. Donzelli e Mugnai hanno sottolineato inoltre che “Social Changes non condivide i nomi dei suoi donatori né il bilancio delle proprie attività: indubbiamente la politica ha un costo, ma ci chiediamo quanto chiaro, cristallino e trasparente sia il percorso scelto dal Pd per finanziare le sue campagne elettorali”.
La questione assai controversa riguarderebbe fondi ricevuti da alcuni politici del Pd dalla organizzazione americana, sia per le elezioni Regionali del 2020, sia in seguito per promozioni e spot elettorali, anche sui principali social, come denunciato già ad Ottibre scorso dal quotidiano il Foglio e come ribadito ieri anche dal deputato di Fdi Giovanni Donzelli. A fare arrivare i soldi sarebbe stata infatti l’orgnaizzazione di sinistra americana “Social Changes”.
Si tratta di una “organizzazione diretta da Arun Chaudhary, già filmmaker della Casa Bianca ai tempi di Barack Obama”. Sul sito della associazione statunitense si legge testuale che “L’incredibile ritorno dell’estrema destra ci impone di cambiare il modo in cui facciamo campagna elettorale - e in fretta. Frustrati da come la politica rimane distante sulle due sponde dell’Atlantico, abbiamo deciso di sfidare lo status quo intervenendo nei cambiamenti sociali attraverso la condivisione di competenze e approcci che derivano dalle nostre battaglie comuni.”
E per fare questo la stessa associazione ammette candidamente di essere “specializzata nel riunire attivisti da diversi ambiti e parti del mondo. Il nostro obiettivo è creare una sinistra transnazionale che possa portare un avanzamento dei diritti attraverso un sistema più strutturato, più organizzato e con campagne digitali più sofisticate”.
E forse è proprio quello avvenuto in Italia con il finanziamento di alcuni esponenti politici del Pd alle ultime elezioni per contrastare l’avanzata delle destre. Insomma i Dem finanziano il Pd elargendo fondi Usa. Ma come sarebbero arrivati questi soldi? L’utilizzo di fondi stranieri (americani come di chiunque altro) per la politica è illecito. Il decreto crescita del 2019, ultimo approvato e in vigore in materia, vieta i finanziamenti diretti” denuncia il deputato del partito di Giorgia Meloni.