Politica

La sinistra, il nemico invisibile

Matteo Renzi, fondatore e proprietario della forza politica più ininfluente nel Paese, Italia Viva, continua ad imperversare sui media con comizi mascherati da interviste in cui viene rappresentato, neppure tanto tra le righe, come artefice delle sorti del Paese. L'ultima "marchetta" in ordine di tempo ad uso di Renzi è quella odierna del Messaggero.

Per chi fosse interessato può leggerla in rete. Qui ne riportiamo solo alcuni passaggi:

Nasce l'area di centro Renzi-Toti. Su chi punterete per il Quirinale?
"A destra ci sono i sovranisti di Salvini e Meloni. A sinistra il PD insegue la piazza di Landini e il populismo grillino. Ovvio dunque che ci sia uno spazio centrale, distinto e distante da questa destra e da questa sinistra. Siamo pronti a parlarne anche in Parlamento sapendo che la vera sfida è garantire che la legislatura non abbia contraccolpi dal passaggio del Quirinale e si voti regolarmente nel 2023. Ma la sfida vera, poi, è nel Paese. Per me oltre il 10% degli italiani non vuole vivere sovranista e non vuole vivere grillino. Vedremo come dare rappresentanza a questo mondo."

Lei ha detto che Italia Viva a gennaio voterà Casini.
"Mi riferisco alle suppletive di Roma centro il 16 gennaio, dove voteremo il nostro Valerio Casini. Alle suppletive il Pd ha candidato una donna di sinistra radicale che diceva che "il Family Act è una legge retrograda" e voglio vedere il mondo cattolico sostenere una posizione del genere. Salvini e Meloni hanno scelto la propria candidata. Nel mezzo ci siamo noi: vedremo quanto vale Italia Viva davvero. Questo è il Casini al quale mi riferivo. Per il Quirinale, invece, niente nomi. Non ancora, almeno". 

Per Renzi, essere di sinistra, significa esporre un cartello con su scritto socialista fuori della sede di un partito per poi promuovere e votare leggi di stampo liberista. Questo è il riformismo inteso da Renzi che, va però riconosciuto, rispecchia coerentemente in tutto e per tutto il suo modo di intendere la politica: truffare (politicamente, s'intende) chi lo ha eletto, per fare quello che più conviene a lui cercando di assecondare gli interessi dei suoi sostenitori, quelli che lo finanziano per fare conferenze e promuovere attività "culturali"! 

Il guaio, però, è che anche chi la sinistra dovrebbe rappresentare, in fin dei conti, non è così tanto diverso da Matteo Renzi, seppure non così tanto sfacciato. Si parla, ovviamente, del Partito Democratico guidato da un ex democristiano che in passato si era distinto nel mandare bigliettini d'amore a Mario Monti (non proprio un rivoluzionario marxista!) e che oggi si è invaghito di Mario Draghi (che non si può certo etichettare come un nuovo Pierre-Joseph Proudhon).

Il Pd non è Italia Viva, ma non è neppure un partito di sinistra. Da anni antepone la "responsabilità" ad una qualsiasi linea politica che proponga anche una pur vaga idea di socialismo. La responsabilità (nei confronti del Paese) è stata la scusa per evitare di fare i conti con il correntismo interno, tra l'altro tutt'ora inquinato dai renziani che lo "statista" di Rignano ha perfidamente lasciato nei gruppi parlamentari dem per destabilizzare ulteriormente quel partito, come dimostra anche questo passaggio dell'intervista al Messaggero in relazione al fatto che Letta faccia asse anche per il Quirinale con Giuseppe Conte (M5S):

"Alla ripresa i gruppi parlamentari del Pd - composti da gente che conosce la politica - aiuteranno il segretario a uscire dall'isolamento in cui si è cacciato. Altrimenti per la prima volta il Pd sarà ininfluente rispetto alla scelta dell'inquilino del Colle."

In Italia la sinistra (intesa come Pd e forze a sinistra del Pd presenti in Parlamento) non ha mai governato (a livello nazionale) in autonomia, e quando ha fatto parte di un governo non ha mai promosso politiche che non fossero perfettamente in linea con il liberismo. Da anni, come già accennato, non promuove neppure un programma politico che dia una qualche pur vaga idea di socialismo.

Nonostante questo Renzi, e non solo lui, paventano l'elezione di candidati di sinistra e la possibilità di politiche di sinistra, nonostante la sinistra sia da tempo la perfetta rappresentazione del nemico invisibile a cui si oppone la Fortezza Bastiani. 

Ma dato che tutti hanno così timore della sinistra, perché allora non crearla, veramente? Hai visto mai che ci sarebbe pure gente disposta a votarla!

Autore Marzio Bimbi
Categoria Politica
ha ricevuto 376 voti
Commenta Inserisci Notizia