"L'Unione europea dovrebbe essere incoraggiata a creare un sistema per le operazioni umanitarie di ricerca e soccorso per le persone che attraversano il Mediterraneo e assicurare che l'accesso all'asilo e alla protezione dei diritti umani nell'UE sia loro garantito.

Il governo italiano ha negato l'ingresso alle navi di soccorso delle ONG. Questo tipo di atteggiamento politico e altri sviluppi recenti hanno conseguenze devastanti per molte persone già vulnerabili.

Sebbene il numero di migranti che attraversano il Mediterraneo sia diminuito, il tasso di mortalità per coloro che hanno compiuto questa pericolosa traversata è stato nei primi sei mesi di quest'anno ancora più alto di prima.

La priorità del ritorno dei migranti dall'Europa, senza garantire che i principali obblighi internazionali in materia di diritti umani siano rispettati, non può essere considerata una risposta di protezione.

L'Alto commissariato prevede di inviare un tema in Austria per valutare i recenti sviluppi in questo quadro.

Intendiamo inoltre inviare personale in Italia, per valutare il netto aumento segnalato di atti di violenza e razzismo contro migranti, persone di origine africana e rom.

Lo scioccante recente scoppio in Germania della violenza contro i migranti, che sembra essere stato alimentato dal discorso di odio xenofobico, è preoccupante.

Il recente riconoscimento della Commissione europea che Libia non è un posto sicuro come luogo di ritorno dei migranti in Africa è il benvenuto. I migranti in Libia continuano a essere esposti a uccisioni illegali, privazione della libertà, torture, violenze sessuali, lavoro forzato, estorsione e sfruttamento da parte sia di attori statali che non statali, in totale impunità, ed è indegno di qualsiasi Stato inviare intenzionalmente uomini, donne e bambini per affrontare tali rischi. Il Consiglio sarà informato sulla situazione dei diritti umani in Libia nel corso della sessione.

Nel contesto delle discussioni in corso nell'UE per istituire le cosiddette "piattaforme di sbarco regionali", la prospettiva che l'UE esternalizzi la propria responsabilità di governare la migrazione verso Stati con sistemi di protezione deboli è inquietante.

Fatte salve le discussioni in corso, le autorità dovrebbero ricordare che il rispetto dei diritti di tutti i migranti deve essere assicurato, compresi quelli nelle situazioni più vulnerabili, e devono essere stabiliti processi per assicurare che gli attori rilevanti siano tenuti a rendere conto se non riescono a soddisfare standard internazionali di base.

Soprattutto, gli Stati dovrebbero adottare un approccio più riflessivo e cercare soluzioni costruttive, a lungo termine e sostenibili. I governi dovrebbero concentrarsi sull'espansione di canali e percorsi regolari per il movimento.

L'argomentazione economica è chiara: la migrazione contribuisce potentemente alla crescita economica e ad altri aspetti sociali e culturali dello sviluppo. Una popolazione che invecchia e bassi tassi di natalità rendono questi contributi essenziali."


Le parole sopra riportate pronunciate a Ginevra dall'Alto commissario Onu per i diritti umani Michelle Bachelet, sono parte del discorso con cui ha aperto i lavori della 39esima sessione dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani.

Che in Italia sia stato percepito un "netto aumento di atti di violenza e razzismo contro migranti, persone di origine africana e rom" adesso non lo dicono solo gli "avversari" del Governo del cambiamento. Lo dice pure l'Onu!

Probabilmente in Italia, gli invasati del cambiamento etichetteranno le Nazioni Unite come pericolosi comunisti e l'allarme sarà ignorato dopo esser stato catalogato, insieme ad altri, nella categoria "ecchissenefrega". Non ci sarebbe da meravigliarsi.

Il problema, però, è che la dichiarazione della Bachelet coinvolge anche l'intera Europa, a partire dalla Commissione Ue, a causa di quelle che erano le ipotesi finora avanzate per la gestione del problema migranti, con la palese bocciatura delle "piattaforme di sbarco regionali".

Un problema non indifferente visto che Juncker in settimana, nell'annuale discorso sullo Stato dell'Unione, dovrà dare indicazioni su come l'Europa intenda trattare il problema migranti, con le indicazioni della Bachelet che vanno in senso del tutto contrario rispetto alla linea che gli estremisti di destra vogliono imporre nel Continente, ed in parte accettata da Juncker e dai suoi commissari.

Ed a proposito degli estremisti di destra, va sottolineato anche l'allarme lanciato dalla Bachelet nei confronti dell'Ungheria di Orban, indicata da metà del Governo italiano come esempio di riferimento da seguire da parte dell'Italia.

"A giugno, il governo dell'Ungheria ha adottato misure aggiuntive per consentire alle autorità di arrestare, incriminare e portar via immediatamente dalla frontiera ungherese qualsiasi avvocato, consulente, volontario o familiare legalmente residente sospettato di aiutare una persona a presentare una domanda di asilo, ottenere un permesso di soggiorno o intraprendere altre azioni perfettamente legali. Siamo inoltre a conoscenza delle notizie scioccanti secondo le quali nelle ultime settimane ai migranti detenuti nelle zone di transito sul confine serbo-ungherese è stato negato il cibo."

Quasi il 35% degli italiani, secondo quanto riportano gli ultimi sondaggi, se domani dovesse votare per le politiche darebbe la propria preferenza alla Lega di Matteo Salvini che, a sua volta, dice di voler trasformare l'Italia nell'Ungheria di Orban! E l'Italia dovrebbe arrivare a negare il cibo ai migranti, mentre dovrebbe applaudire tronfia e soddisfatta la compagna del devoto Salvini mentre conduce la prova del cuoco e presenta ricette e piatti preparati dai concorrenti in gara? 

Un  quadro difficilmente... digeribile!