Mancini lascia la Nazionale, per lui c’è l’Arabia Saudita. La Figc chiama Spalletti, lui ci sta, ma De Laurentiis potrebbe opporsi.
Infatti, secondo l'avvocato Mattia Grassani, legale del Napoli: "la clausola impegna il Napoli e Spalletti, nessun altro. Poi non è vietato che un club o una federazione, interessati a ingaggiare l'allenatore, possano surrogarsi al tecnico, versando l'importo.
Se si colloca in un club piuttosto che in una federazione, quella somma è dovuta. Oppure resta fermo".
Ma, stando all'esperto di mercato di Sky Gianluca Di Marzio sembrerebbe - ma è ovvio - che "non c'è una trattativa in atto tra FIGC e Napoli o tra l'entourage di Spalletti e il Napoli per limarla, abbassarla o altro."
Infatti, a prescindere dalle regole erariali che amministrano anche la FIGC, c'è anche una valutazione giuridica perché si tratta di una penale/clausola di non concorrenza e sarebbe impropria per la Nazionale, che non fa sicuramente concorrenza al Napoli che è un club.
Certamente, non sarebbe un guadagno di immagine per ADL impedire la conclamazione di Spalletti come CT della Nazionale.
Anzi ai tifosi potrebbe apparire come una 'vendetta', un tarpargli le ali, un rovinargli la carriera
Ma tutto è possibile, anche un evento così piccino e sgradevole, visto che sono serviti quasi due mesi per far comprendere ad Aurelio De Laurentiis che andava raddoppiato l'ingaggio di Osihmen o che i calciatori 'pronti' (Veiga o Koopmeister) costano oltre 30 milioni.
Del resto, l'abbiamo visto tutti in televisione: il merito del III Scudetto è di ADL, mica di Spalletti, Giuntoli e la squadra ...