Se riuscissimo, almeno per qualche minuto, a non farci distrarre dalle biasimevoli beghe che la fanno da protagonista nei palazzi del potere, ci renderemmo conto della immaturità e della pochezza politica, sociale e culturale che dominano le proposte ed i dibattiti di quanti dovrebbero governarci.

Eppure, perdio, gli italiani continuano ad essere afflitti da difficoltà e timori che incombono non solo sul loro quotidiano ma minano, soprattutto, il futuro delle nuove generazioni.

Ora, di momenti difficili sicuramente la Repubblica e la democrazia ne hanno vissuti più di uno in oltre 70 anni di vita ma mai, come oggi, si era percepita la perversa volontà di cancellare la storia repubblicana, di sfasciare la Costituzione e violarne il dettato, di isolarsi in un arido sovranismo, di seminare odio e paure per piegare gli elettori a meschini interessi di bottega, etc.   

Proprio per questo è avvilente il constatare come anche i mass media si prodighino, per servilismo, nel fare da megafono a tanta pochezza senza una lettura critica di ciò che accade e dei rischi reali a cui va incontro il Paese.

Può darsi che l’età mi abbia reso reazionario ma ricordo che una volta si dibatteva e ci si confrontava su ideologie e prospettive di vita, mentre oggi siamo trascinati a parlare di nullaggini, enfatizzate da squallidi tatticismi il cui unico scopo è quello di abbindolare il potenziale elettore.

Cioè, in altre parole siamo sprofondati dalle ideologie nelle idiotologie. 

Ad esempio, a giorni il governo dovrà formulare la Nota di Aggiornamento del DEF 2019, approvato lo scorso mese di aprile; una nota propedeutica al DEF 2020 che dovrà indicare, tra l’altro, come sterilizzare le clausole di salvaguardia per impedire l’aumento IVA 2020.

Si tratterebbe, in pratica, di evitare il rischio di un aumento IVA che infliggerebbe una ulteriore mazzata alla già precaria economia nazionale e comprometterebbe ulteriormente il potere di acquisto  ovviamente delle classi più deboli.

Naturalmente l’infausto aumento IVA è solo una delle criticità che il governo dovrà affrontare con il DEF 2020, perché a preoccupare pur sempre sono il PIL, la disoccupazione, il precariato giovanile, l’insufficiente livello degli investimenti, i milioni di italiani in stato di povertà assoluta, la pressione fiscale, la messa in sicurezza del territorio, e così via.

Ebbene, in presenza di uno scenario che dovrebbe far tremare le vene ed i polsi ad ogni governante responsabile, quali sono invece le priorità sulle quali si concentrano i nostri politici ed i mass media ?

Ad esempio si ciarla del nuovo partito personale di Matteo Renzi e di quali e quanti parlamentari potrebbe sgraffignare alle altre forze politiche.

Oppure si discute delle migliaia di click insignificanti che sulla ambigua piattaforma Rousseau hanno approvato l’eventuale accordo M5S-PD in Umbria per le regionali.

O anche, udite udite, si enfatizza come toccasana il taglio di 345 parlamentari che consentirebbe all’erario un risparmio annuale più o meno di 100 milioni (NdR: quanto costano all’erario ogni anno le ridondanze di organico dell’esecutivo Conte 2 che annovera 21 ministri e ben 43 tra viceministri e sottosegretari ?).

Un taglio, però, che senza una nuova legge elettorale ed il check-up dei regolamenti manderebbe in confusione eventuali elezioni anticipate indette dopo la primavera 2020.

Ma tant’è, Di Maio ha la fregola di esibire agli elettori pentastellati lo scalpo di 345 parlamentari e poco o nulla gli interessa di mandare in tilt il sistema elettorale.

Ecco appunto, questo è il modello di irresponsabilità e di immaturità ai quali si ispirano molti politici dando vita a quella idiotologia che pesa come la spada di Damocle sul futuro di tutti noi.