Il 20 aprile 2024, gli scienziati hanno osservato un fenomeno straordinario: il vortice polare artico, un enorme “propulsore” sopra l’Artico, ha iniziato a girare al contrario. Questo cambiamento ha portato i venti a soffiare attualmente da est, un fenomeno che potrebbe avere un impatto significativo sul sistema climatico della Terra nei prossimi mesi.
Il Vortice Polare: Un Cambiamento di Direzione
Durante i mesi estivi nell’emisfero settentrionale, i venti che circolano nel vortice polare rallentano e iniziano a ruotare verso est, cioè in senso orario attorno all’Artico. Tuttavia, durante l’inverno, si verificano inversioni del flusso da ovest a est, che possono avere conseguenze significative per il clima terrestre.
Secondo la climatologa della NOAA, Rebecca Lindsey, quest’inverno abbiamo osservato fenomeni stratosferici tutt’altro che tipici. Gli scienziati stanno cercando di comprendere le cause e le conseguenze di questo cambiamento.
Il Vortice Polare: Un Fenomeno Stratosferico
Il vortice polare ha origine nella troposfera e si estende alla stratosfera a un’altitudine di circa 6-20 km sopra la superficie terrestre, raggiungendo anche altezze di circa 50 km. Gli scienziati sottolineano che gran parte del clima terrestre dipende effettivamente dalla troposfera, situata più in basso, ma i venti estremi della stratosfera, con velocità fino a 250 km/h, trattengono una tasca di aria fredda sopra il Polo Nord.
Possibili Conseguenze
È importante notare che questo cambiamento potrebbe portare a un brusco raffreddamento della superficie terrestre, ma non sempre accade. Sopra l’Artico è già stato osservato un aumento del livello di ozono. Gli scienziati spiegano che la causa di questo aumento è un vortice polare più debole, che fa affluire più ozono verso i poli e lo trattiene lì. Questo picco è stato particolarmente evidente nel mese di marzo.
Tuttavia, gli scienziati ritengono che le conseguenze potrebbero manifestarsi a lungo termine: più la Terra si riscalda, più stranamente potrebbe comportarsi il vortice polare. Questo fenomeno richiede ulteriori studi e monitoraggio per comprendere appieno le sue implicazioni a lungo termine sul nostro pianeta.