Due connazionali sono partiti per fare un progetto di volontariato in Indonesia, in ambito educativo, ed e’ da 13 giorni che hanno problemi con le autorita’ locali e nello specifico con l’ufficio immigrazioni e sono bloccati nel paese a non fare niente, nonostante lo scopo del loro viaggio fosse sociale.

Premetto che prima della partenza si sono recati a Roma, all’ambasciata Indonesiana, per farsi fare il visto apposito, avendo la lettera dello sponsor locale, per poter fare volontariato con i bambini.

Arrivati in Indonsia, hanno iniziato ad avere problemi con il visto, che gli e’ stato contestato in diverse occasioni dall’ufficio immigrazioni locale.
Volunteer in the World si e' messo in moto per assistere questi due ragazzi. Ha chiamato l’ambasciata indonesiana a Roma e quella italiana a Jakarta, le quali hanno scaricato le responsabilita’, l’una sull’altra, senza prendere in mano la situazione ed ha scritto anche alla farnesina ed al ministero degli esteri, che non hanno risposto.

I due ragazzi hanno ancora 15 giorni a disposizione in Indonesia, nei quali vorrebbero far volontariato, ma rischiano di essere arrestati e rimpatriati, perche’ l’ufficio immigrazione sta trovando ogni scusa possibile per non accettare il loro visto.

Volunteer In The World vuole dar voce a questa situazione, sia perche’ qualcuno possa intervenire, sia per evitare che situazioni analoghe si ripresentino, avendo scoperto che altri volontari di altre nazionalita’ sono stati arrestati, perche’ il volontariato non viene visto come un’opportunita’ in Indonesia, soprattutto dalle autorita’.