Cronaca

La stretta del ministero dell'Interno su rave party e manifestazioni no vax e no Green pass

No vax, no Green pass, sì Rave party... queste categorie di persone, d'ora in poi, non saranno più tollerate o, perlomeno, nei loro confronti, il ministero dell'Interno applicherà misure più restrittive.

Una posizione annunciata dalla ministra Lamorgese, dove in una intervista al Messaggero torna ad affrontare il tema della sicurezza e dell'ordine pubblico per sottolineare l'impegno del Viminale a non abbassare la guardia contro qualsiasi forma di disordine e violenza.

"[Da una parte], lavorando ad un'ipotesi di fattispecie criminosa che consenta di disporre la confisca obbligatoria di veicoli e strumenti necessari per organizzare l'intrattenimento e ripristinare i luoghi dei rave party", [dall'altra cercando di] "coniugare il diritto di manifestare con la tutela della salute pubblica, preservando al contempo i legittimi interessi degli esercizi commerciali in difficoltà anche per l'intensificazione dei cortei e di altre forme di protesta. Per questo - ha poi aggiunto - i prefetti e i questori sono impegnati al massimo per far rispettare le regole, in modo da limitare i disagi che ricadono sulle diverse categorie economiche".

Più specifiche le dichiarazioni del sottosegretario all'Interno, Carlo Sibilia:

"Le manifestazioni cosiddette ‘no pass’ stanno paralizzando ogni sabato, da settimane, il centro storico di tante città, creando disagi a cittadini e commercianti, oltre a generare assembramenti tra non vaccinati. Per ovviare a questi disagi il ministero dell’Interno ha varato una ‘stretta’ e stabilito regole nuove: sono concessi solo sit-in e fuori dai centri storici.Vista la risalita dei contagi saranno anche intensificati i controlli sul Green pass. Vanno mantenute le misure di prevenzione in atto e le persone devono essere incentivate a vaccinarsi. Non possiamo correre il rischio di dover fronteggiare nuove emergenze, come altri Paesi UE stanno sperimentando. Ne va della salute pubblica e dell’economia del Paese. [Per chi non rispetterà le regole] si interromperà la manifestazione perché si contravverrebbe alla legge. In quel caso ci sono le forze dell’ordine. Siamo a 15 settimane di fila di cortei con situazioni che sfociano nella cronaca di ogni giorno, creando problemi alla sicurezza pubblica. Mi auguro siano misure momentanee e circoscritte".

Autore Vittorio Barnetti
Categoria Cronaca
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