Politica

Un promemoria utile ai supporter del sovranismo e del populismo

Di questi tempi, come ci viene detto, vanno per la maggiore i concetti di populismo e sovranismo. Che cosa sia il primo, più o meno, è noto, che cosa sia il secondo è invece meno chiaro. Per capirlo, dobbiamo utilizzare il termine che di sovranismo è sinonimo, cioè nazionalismo, e che non viene utilizzato da chi ne è promotore per evitare che la gente cominci a rendersi conto di cosa sia effettivamente, cominciando a far paragoni con il passato, con il fascismo e il nazionalsocialismo.

In Italia, il Governo attuale è supportato da una maggioranza costituita da due forze politiche. Una, il Movimento 5 Stelle, dice di non essere né di destra e neppure di sinistra. L'altra, la Lega, si colloca in un'area politica che al di fuori del nostro Paese, dove razionalità e logica non sono ancora termini astratti, vine indicata come di estrema destra.

Pertanto, visto che i 5 Stelle non possono fare da contraltare ed argine all'ideologia della Lega, l'attuale Governo italiano ha finito per essere un governo di estrema destra dove gli italiani vengono prima degli altri, chiunque siano, e in particolare se abbiano un colore della pelle diverso dal bianco, una religione diversa da quella cristiana e un portafoglio che non sia ben fornito.

Gli estremisti di destra che oggi rappresentano le istituzioni, tra l'altro, si dicono orgogliosi del fatto di aver contribuito a che dei naufraghi possano non essere soccorsi in mare, a far sì che della gente venga torturata e sfruttata in Libia, ad indicare come obbiettivo per l'Italia ciò che è stato e viene fatto in Paesi come l'Ungheria accusata dall'Ue di esser venuta meno ai principi fondamentali che sono alla base delle democrazie e della stessa Unione europea.

Già... l'Europa. Quella che prima per gli estremisti di destra era vista come un nemico da cui fuggire, adesso è diventata un obbiettivo a cui aspirare. Per gli estremisti di destra italiani e stranieri, le elezioni europee della prossima primavera sono viste un'opportunità per far diventare l'Europa sovranista. Occupare le istituzioni europee per modificarne le regole e far così diventare l'Europa nazionalista: in pratica l'esatto contrario da quanto indicato nei principi che ne stanno alla base.

Alle persone che non si rendono conto, oggi, di quello che sta accadendo, è forse utile ricordare quello che è accaduto in passato. E dato che siamo in periodo di discorsi di fine anno, allo scopo torna utile, come memento, un discorso che non può certo essere ignorato e sottovalutato. È il discorso del barbiere, il discorso all'Umanità, che chiude "Il Grande Dittatore" di Charlie Chaplin, e che venne girato a conclusione del film, nel giugno del 1940. Auguri a tutti i sovran-populisti del cambiamento...

«Mi dispiace, ma io non voglio fare l'imperatore. Non voglio né governare né comandare nessuno. Vorrei aiutare tutti: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi. Tutti noi esseri umani dovremmo unirci, aiutarci sempre, dovremmo godere della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l'un l'altro. In questo mondo c'è posto per tutti. La natura è ricca e sufficiente per tutti noi. La vita può essere felice e magnifica, ma noi l'abbiamo dimenticato.L'avidità ha avvelenato i nostri cuori, fatto precipitare il mondo nell'odio, condotti a passo d'oca verso le cose più abiette. Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell'abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l'abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco. Più che macchine ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è vuota e violenta e tutto è perduto.Coloro che odiano sono solo quelli che non hanno l'amore altrui.L'aviazione e la radio hanno avvicinato la gente, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell'uomo, reclama la fratellanza universale. L'unione dell'umanità. Persino ora la mia voce raggiunge milioni di persone. Milioni di uomini, donne, bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di segregare, umiliare e torturare gente innocente. A coloro che ci odiano io dico: non disperate! Perché l'avidità che ci comanda è soltanto un male passeggero, come la pochezza di uomini che temono le meraviglie del progresso umano. L'odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. Il potere che hanno tolto al popolo, al popolo tornerà. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi comandano e che vi disprezzano, che vi limitano, uomini che vi dicono cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come vivere! Che vi irregimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Voi vi consegnate a questa gente senza un'anima! Uomini macchine con macchine al posto del cervello e del cuore. Ma voi non siete macchine! Voi non siete bestie! Siete uomini! Voi portate l'amore dell'umanità nel cuore. Voi non odiate. Coloro che odiano sono solo quelli che non hanno l'amore altrui. Soldati, non difendete la schiavitù, ma la libertà! Ricordate che nel Vangelo di Luca è scritto: «Il Regno di Dio è nel cuore dell'Uomo».Non di un solo uomo, ma nel cuore di tutti gli uomini. Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, il progresso e la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare si che la vita sia bella e libera. Voi che potete fare di questa vita una splendida avventura. Soldati, in nome della democrazia, uniamo queste forze.Uniamoci tutti! Combattiamo tutti per un mondo nuovo, che dia a tutti un lavoro, ai giovani la speranza, ai vecchi la serenità ed alle donne la sicurezza. Promettendovi queste cose degli uomini sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. E non ne daranno conto a nessuno. Forse i dittatori sono liberi perché rendono schiavo il popolo. Combattiamo per mantenere quelle promesse. Per abbattere i confini e le barriere. Combattiamo per eliminare l'avidità e l'odio. Un mondo ragionevole in cui la scienza ed il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati! Nel nome della democrazia siate tutti uniti!»«Anna, mi puoi sentire? Dovunque tu sia abbi fiducia nel domani. Anna, le nubi si diradano ed il sole inizia a risplendere. Prima o poi usciremo dall'oscurità per andare verso la luce e vivremo in un mondo nuovo. Più buono, in cui gli uomini si solleveranno al di sopra del loro odio, della loro brutalità e della loro avidità. Guarda in alto, Anna. L'amore umano troverà le sue ali e inizierà a volare con le sue ali nell'arcobaleno verso la luce della speranza, verso il futuro. Il futuro radioso che appartiene a me, a te. Ed a tutti noi. Guarda in alto, Anna. Lassù.»

Autore Ugo Longhi
Categoria Politica
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