Aldo Cazzullo ha intervistato per il Corriere Franca Valeri, ormai prossima a compiere 100 anni. Un personaggio mitico, non certo per l'età, ma per la sua carriera di attrice che l'ha vista protagonista e testimone della nuova Italia che stava nascendo dalle ceneri del fascismo.
Tra gli episodi che la Valeri ha svelato nell'intervista vi è anche quello relativo a Piazzale Loreto dove lei, ebrea milanese, si recò per vedere se Mussolini fosse realmente morto come la gente diceva.
«Mia mamma era disperata a sapermi in giro da sola. In quei giorni a Milano si sparava ancora per strada. Ma io volevo vedere se il Duce era davvero morto. E vuol sapere se ho provato pietà? No. Nessuna pietà. Ora è comodo giudicare a distanza. Bisogna averle vissute, le cose. E noi avevamo sofferto troppo».
Evviva. Finalmente qualcuno che dice chiaro ai revisionisti da quattro soldi e ai post fascisti che tanto vanno di moda in questi dannatissimi giorni come stiano veramente le cose.
Un delinquente assassino, Benito Mussolini, ancora oggi viene deificato dai neofascisti come uno dei più grandi statisti al mondo e compianto perché barbaramente esposto agli insulti della gente, nella stessa piazza dove qualche tempo prima i fascisti e i tedeschi avevano esposto i cadaveri impiccati di numerosi partigiani con l'intento di tenerli lì per giorni.
Oggi benpensanti idioti e nostalgici irrecuperabili si indignano per il Mussolini appeso, decontestualizzando l'evento dall'epoca in cui è avvenuto, dimenticando le persecuzioni, le leggi razziali, il confino, la guerra.
Ma è gente senza memoria che potrà comunque bearsi delle peripezie tersicoree della nipote della buonanima che potrà essere ammirata in tutto il suo splendore nella prossima edizione di Ballando con le Stelle, in attesa di vedere tra gli ospiti la nipote di Stalin ed il pronipote di Hitler.
In fondo, anche lei è come il nonno, anche se la sua comicità è sicuramente meno tragica.