È in diminuzione ad agosto l'indice del clima di fiducia dei consumatori (da 116,6 a 116,2) e, più marcatamente quello delle imprese (da 115,9 a 114,2).


Il lieve calo della fiducia dei consumatori è dovuto alla componente personale che scende da 112,2 a 110,8 e a quella futura che passa da 123,5 a 122,5 mentre il clima economico aumenta da 129,6 a 132,4 e quello corrente rimane sostanzialmente stabile (da 111,9 a 112,0).


Per le imprese la riduzione della fiducia riguarda tutti i comparti, con l'indice che scende nella manifattura (da 115,2 a 113,4), nelle costruzioni (da 158,6 a 153,8) e nei servizi (da 112,1 a 111,8), mentre aumenta per il commercio al dettaglio passando da 111,3 a 113,9.


Con riferimento alle componenti degli indici di fiducia, nell'industria manifatturiera peggiorano sia i giudizi sugli ordini sia le aspettative sulla produzione; le scorte sono giudicate in accumulo. Per quanto attiene alle costruzioni, tutte le componenti dell'indice sono in peggioramento.

In relazione ai servizi di mercato, i giudizi sugli ordini e quelli sull'andamento degli affari segnalano un netto recupero; le attese sugli ordini sono in decisa diminuzione. Il quadro complessivo è in miglioramento nel commercio al dettaglio, dove tutte le componenti dell'indice registrano una dinamica positiva. Tuttavia, a livello di circuito distributivo, la fiducia è in aumento solo nella grande distribuzione (l'indice di fiducia aumenta da 113,2 a 118,9) mentre nella distribuzione tradizionale l'indice scende da 104,6 a 102.

Con riferimento al comparto delle costruzioni, confermando la tendenza già in atto dallo scorso marzo, ad agosto cresce la quota di imprese che segnala la mancanza di manodopera (da 5,5% a 7,5%) e quella di materiali (da 5,1% a 9%) quali ostacoli all'attività.