Politica

Integrazione? Una bufala della sinistra

"La risposta migliore all’odio e alla xenofobia - spiega Riccardo Magi, segretario di Radicali Italiani - è proseguire la battaglia culturale e politica per cambiare il racconto dell’immigrazione nel nostro Paese, dimostrando che promuovere buona accoglienza e inclusione vuol dire affermare coesione sociale, diritti e sicurezza, per tutti i cittadini".

Questo è uno dei tanti annunci, che trasudano di retorica, sbandierati dai ''portatori di verità assolute" che costellano il firmamento del pensatoio della sinistra, soprattutto radical chic.

Ma si sa, quando arriva la sinistra al potere, si sa cosa ci dobbiamo aspettare. Come diceva Winston Churchill, "lacrime, sudore e sangue". Solo che lo statista britannico lo diceva alla Camera dei Comuni per dire al proprio popolo che cosa avrebbe dovuto aspettarsi per difendere la propria patria dal pericolo nazista. Invece con la sinistra nostrana  "lacrime, sudore e sangue" si riferisce al sacrificio che il popolo italiano deve sostenere per mantenere l'esodo che da anni subisce e continuerà a subire nel prossimo futuro per l'invasione di popolazioni che principalmente arrivano dall'Africa.

Un continente, l'Africa,  che mediamente sessant'anni fa si è liberato dal colonialismo, ma che non è stato capace di amministrarsi e di crescere. Ora, dopo aver conquistato l'indipendenza,  gli africani hanno scoperto quanto è bello vivere altrove e lontano dai loro paesi di origine.

Ma cosa è l'immigrazione? Una società, che non ha sufficienti o idonee risorse per l'espletamento di un determinato lavoro, si rivolge a risorse provenienti dall'esterno della società stessa. Per la propria prestazione di lavoro la risorsa esterna deve ricevere un compenso congruo, godendo di  diritti e osservando i doveri, come previsti dalle leggi della società che lo ospita.

In Italia non è così. E' vero, c'è ancora una parte dell'immigrazione presente sul nostro territorio che lavora e produce. Ma c'è anche una parte, destinata ad aumentare,  che vive in condizioni miserabili, ai margini della società. Basta guardare quei filmati che riprendono le baraccopoli,  in Puglia, e che ospitano i raccoglitori di pomodori. Vivono come schiavi. Sfruttamento della mano d'opera. E quanti "immigrati" vivono nel peggiore degrado dei fatiscenti fabbricati delle periferie cittadine?

E infatti  una parte di "immigrati"  si dedica alle attività illegali, dalla prostituzione alla droga, dalla contraffazione ai furti. E le nostre galere, al momento, ospitano almeno il 35% di detenuti "immigrati".

 Questi non sono immigrati, questo è un piccolo esercito,  destinato ad ingrandirsi con una crescita esponenziale,  che ha occupato indebitamente e illegalmente un paese straniero.

Se non siamo in grado di ospitare altri immigrati, non potendo offrire lavoro e di conseguenza nella impossibilità di offrire uno stile di vita compatibile con la nostra cultura, perché la sinistra al caviale organizza manifestazioni per incentivare l'esodo nel nostro Paese?

Abbiamo visto, sono dati ufficiali,  solo una piccola percentuale dei richiedenti asilo ottiene  lo status di rifugiato.

Eppure le organizzazioni sindacali, e i partiti di sinistra, sostenuti dalla borghesia dei centri storici, sono tutti per l'immigrazione senza se e senza ma, incondizionatamente. "NO AI MURI" "QUI NESSEUN E' STRANIERO" "SINDACO, SINDACO, RESIDENZA" "NESSUNO E' ILLEGALE" gridavano oggi a Milano in manifestazione.

Del resto i sindacati hanno bisogno di ritrovare gli antichi splendori, in quanto i Landini (oggi in manifestazione) & Co. hanno perso per strada la classe operaia che, da tempo, ha chiuso per cessata attività. La sinistra spera che ben presto potrà contare su un ricco serbatoio di voti (vedi Jus soli) così i politici alla Sala o alla Pisapia potrannno continuare a mantenere il loro pregiato deretano sulle poltrone di comando. La borghesia, i radical chic,  invece , non avendo problemi economici e vivendo là, dove l'immigrato lo vedono solo nella propria abitazione per le pulizie di casa o per portare il cane di razza a pisciare, si sente in pace con se stessa.

Assistendo alla manifestazione di oggi ho avuto la sensazione di vedere tre cani (sindacati, partiti, radical chic) che fanno festa intorno ad un gustoso osso: gli immigrati. 

 

Autore Emilio Stagni
Categoria Politica
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