Due ottime notizie dal fronte migranti questo martedì 30 aprile ed entrambe sono relative alla Ong Mediterranea.

La prima riguarda la Mare Ionio, la nave di Mediterranea, che nonostante tutti i tentativi di Matteo Salvini di impedirle di effettuare salvataggi in mare, quest'oggi è salpata dal porto di Marsala, dirigendosi verso sud e verso la zona Sar.

Probabilmente inizierà fin da subito le ricerche di una barca che alla mezzanotte aveva lasciato la Libia con 23 persone a bordo, per la quale Alarm Phone aveva lanciato un'allerta, e di cui ancora non si hanno notizie.

In questa missione, sarà a bordo della Mare Jonio anche un prete, Don Mattia Ferrari che ha commentato la sua presenza in questo modo: «Sono il cappellano di bordo. Il mio compito è rappresentare la vicinanza della Chiesa sia a questi ragazzi che rischiano la vita per qualcosa in cui credono, sia ai migranti che arrivano dalla Libia. Siamo le prime persone che vedranno. Io voglio portare amicizia, sostegno spirituale e consolazione».

 

La seconda riguarda la denuncia/querela presentata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma da Alessandro Metz, armatore della nave Mare Jonio, contro il ministro dell'Interno Salvini e chiunque altro risulti responsabile, in fase di inchiesta, dei reati di cui agli articoli 595 e 368, comma 2°, del codice penale.

Questo è quanto ha dichiarato Alessandro Metz a commento dell'iniziativa. «Ho presentato questa mattina una denuncia-querela per diffamazione aggravata e calunnia nei confronti della proprietà della Mare Jonio. La direttiva "ad navem" fa delle affermazioni gravissime, calunniose e soprattutto false nei nostri confronti, dove si fa intendere che avremmo commesso il reato di immigrazione clandestina. Questo è falso. Diamo la possibilità al Ministro Matteo Salvini di non scappare e affrontare il processo, dove potremo verificare se ha ragione quello che afferma la direttiva, oppure se è falso».


Come ha commentato la nuova denuncia nei suoi confronti il ministro Salvini? In questo modo: «La nave dei centri sociali vuole denunciarmi, altra medaglia!»