Mentre sono ancora sequestrati i migranti sulla Gregoretti, la Alan Kurdi ha ripreso il pattugliamento SAR davanti alla Libia
Continua il sequestro dei migranti a bordo della nave della Guardia Costiera Gregoretti e, di conseguenza, della nave stessa ormeggiata da domenica al porto di Augusta.
È chiaro a tutti che lo stato di diritto oramai in Italia non esiste e i rappresentanti del Governo, in base alle convenienze della propria propaganda, fanno un po' quel che credono, in ogni caso in barba alla legge e, va da sé, al rispetto della Costituzione.
Evidentemente questo è il cambiamento di cui si favoleggiava.
Ieri, per gentile concessione del Viminale il cui ministro è ormai diventato il padrone d'Italia, dalla Gregoretti sono stati fatti scendere dei minori non accompagnati. Oltre 115 persone, però, rimangono ancora a bordo e non si sa quando potranno scendere, mentre nel frattempo continuano gli sbarchi autonomi e non di mighranti in altre parti d'Italia.
Nel frattempo, mentre la Ocean Viking è adesso in un porto del sud della Francia in attesa di iniziare la propria missione, la nave Alan Kurdi della Ong Sea-Eye ha comunicato di aver raggiunto la zona SAR davanti alle coste libiche e di averne iniziato il pattugliamento.
Aggiornamento.
Dopo ben 5 giorni, la Procura di Agrigento si è accorta che la nave Gregoretti è stata sequestrata. Per tale motivo, ha avviato la procedura per valutare la necessità di dar corso ad un procedimento di natura penale, mentre il comandante della nave è stato convocato per essere sentito dai magistrati.