Roma, i Carabinieri si ribellano contro il Green Pass nelle mense, viola l'articolo 1465 dell'ordinamento militare
Sta succedendo un po' in tutta Italia: la ribellione nei confronti del Green Pass con manifestazioni di piazza (visibili per lo più sul web) utilizzato ormai come arma per costringere anche i più refrattari a vaccinarsi. Si dice che grazie alla carta verde si fermerà il COVID-19, ma cosi non è, dato che anche i vaccinati possono contagiare e con la carta verde possono contagiare nei luoghi chiusi. In vista delle riaperture delle scuole, il Green Pass è stato imposto anche agli insegnanti, i ribelli saranno costretti a farsi 2 tamponi a settimana ovviamente di tasca loro (esclusi i fragili) per ottenerlo, pena la perdita del lavoro. Fatto questo di per sé gravissimo, in quanto equivale ad un vero e proprio ricatto.
Anche tra i Carabinieri cresce il malcontento nei confronti del Green Pass, obbligatorio per accedere alla mensa. Hanno affidato il loro malcontento e la loro esasperazione ad un comunicato stampa dell'ASSOCIAZIONE SINDACALE CARABINIERI.
Come tra i civili anche tra i Carabinieri non tutti sono vaccinati, ma d'altronde al momento la vaccinazione non è assolutamente obbligatoria, ed ognuno dovrebbe poter essere libero di vaccinarsi o meno, e questo nonostante l'incessante, continuo e disturbante bombardamento mediatico. Se anche i Carabinieri si ribellano contro il Green Pass per accedere alla mensa, vuol dire che davvero qualcosa non funziona, vuol dire che si sta tirando troppo la corda. Ma cosa c'è che non va?
Prima di tutto c'è una discriminazione tra vaccinati e non vaccinati che va contro l'articolo 21 dell'Unione Europea, che vieta proprio ogni tipo di discriminazione, e poi anche un controsenso, dato che alla fine del pasto, come riportato anche dal Comunicato Stampa di UNARMA, alla fine sia i Carabinieri vaccinati che quelli non vaccinati si ritrovano comunque assieme nello svolgere il servizio a loro assegnato. In questo modo, la prevenzione del COVID-19 con la carta verde va proprio a farsi benedire.
I Carabinieri senza Green Pass sono costretti a consumare il loro pasto sui muretti oppure in piedi nei parcheggi, in spregio delle norme di igiene più elementari e delle leggi a tutela del lavoratore, che obbligano il datore di lavoro a trovare un luogo che garantisca a tutti le stesse condizioni - con personale annesso che igienizzi i tavoli, le sedie - e sia idoneo a consumare un pasto. Inoltre, l'obbligo al Green Pass anche per i Carabinieri "viola l'articolo 1465 comma 3 del codice dell'ordinamento militare ove stabilisce che deve essere garantita nei rapporti personali la pari dignità di tutti i militari".
Se anche i Carabinieri oltre ai civili si stanno ribellando al Green Pass, significa che ormai si sta oltrepassando ogni limite e che queste proteste non potranno essere ignorate ancora per molto da chi di competenza. (lasottilelinearossa.over-blog.it)