Esteri

Brasile, i sostenitori di Bolsonaro invocano il ritorno alla dittatura

In Brasile il numero ufficiale delle vittime causate dal coronavirus è arrivato a 29.314. E' la quarta nazione al mondo per numero di decessi associati alla Covid-19 e la seconda, dopo gli Stati Uniti, per numero di contagiati, circa 515mila! 

Nonostante ciò il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro, che in precedenza parlava della pandemia per minimizzarne gli effetti, invitando governatori e sindaci a ritirare le misure di confinamento perché stavano danneggiando l'economia e l'occupazione, adesso vuol far credere di aver preso provvedimenti per combatterla...

In realtà le sue preoccupazioni sono altre.

Così domenica, Bolsonaro è uscito a cavallo per unirsi ai manifestanti nella capitale Brasilia - stretti gomito a gomito l'un l'altro senza neppure indossare una qualche parvenza di mascherina - che chiedevano l'intervento dei militari per chiudere la Corte Suprema... in sostanza un colpo di Stato!

Questo perché il giudice della Corte Suprema, Celso de Mello,  ha dichiarato che i sostenitori del presidente stavano cercando di instaurare una dittatura militare. De Mello è a capo di un'inchiesta scaturita dalle accuse di un ex ministro della giustizia, secondo il quale Bolsonaro avrebbe cercato di influenzare la nomina dei vertici della polizia per addomesticare le indagini su episodi di corruzione che vedono coinvolti i suoi due figli.

"Dobbiamo resistere alla distruzione dell'ordine democratico per evitare ciò che è accaduto nella Repubblica di Weimar quando Hitler, dopo essere stato eletto con il voto popolare ... non ha esitato ad annullare la costituzione e ad imporre un sistema totalitario nel 1933", ha detto de Mello ad altri giudici in un messaggio.

Un portavoce di De Mello ha confermato il messaggio, specificandone però il carattere "esclusivamente personale".

A San Paolo, sempre domenica, la polizia è dovuta intervenire per evitare che i manifestanti pro e contro Bolsonaro arrivassero a scontrarsi tra loro. 

Quindi, come è facile intuire, in Brasile il caos politico prossimo venturo si sta progressivamente aggiungendo a quello sanitario già in atto: un mix micidiale che finirà comunque per danneggiare la popolazione, almeno quella degli strati sociali economicamente più deboli.

Per quanto riguarda l'emergenza sanitaria sono intervenuti gli Stati Uniti che, nelle scorse ore, hanno inviato al Brasile due milioni di dosi di idrossiclorochina! Sì, proprio lo stesso farmaco anti-malaria di cui nei giorni scorsi l'OMS aveva vietato l'uso come farmaco anti-Covid, a seguito degli effetti negativi registrati sui pazienti durante la sperimentazione. 

Autore Marco Cantone
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