Così ha parlato Marco Tronchetti Provera: «Marchionne ha detto che ha visto di peggio del Movimento 5 stelle? Anche io, ho visto di governi di facciata molto stabili che agivano in maniera irresponsabile, ma attendiamo di vedere bene i programmi».

E poi: «È presto per parlare, ma nelle settimane precedenti al voto parti più populiste della politica hanno avuto una convergenza verso il centro - ha continuato -. Mi pare che per raggiungere questo risultato si siano abbassati i toni, partendo da questo fatto c'è uno spazio di manovra in Europa. Oggi la scommessa dei mercati è che prevalga il buonsenso.

E, signor Tronchetti Provera quale sarebbe il buonsenso? Continuare con la vecchia nomenclatura ottocentesca di destra, sinistra; industriali che hanno una botta di sedere e, come Marchionne, portano a casa 150.000 euro al giorno? Politici che si dividono le poltrone? Fritture di pesce per pagare quei disgraziati senza bandiera delle zone depresse dell'Italia? impiegati alla Regione che vengono stipendiati con 8000 euro oppure, egregio signor Marco, continuare a dare possibilità per incamerare più soldi possibili a gente come Sgarbi che tratta uno degli epistemi più inutili - in una temperie di crisi nazionale e sovranazionale - ovvero la Storia dell'Arte?

Ci dovrebbe essere in giro un concetto - la priorità - che, tuttavia, nessuno riesce più a trovare. Ad Acerra il 20 per cento ha votato Sgarbi! Ma cosa ha promesso loro?  Una lezione sui tagli di Fontana!

In uno scenario come quello attuale, cortese - si fa per dire - critico, non sarebbe più utile informare sui tagli alla Sanità, alla scuola, alla sicurezza, sui tagli del sostegno agli invalidi, alle pensioni - tagliate in maniera offensiva - ai sessantenni promossi, per forza, ancora a giovani virgulti del terzo millennio?