Insicuri semplici e insicuri sensitivi
La mancanza di autostima ha la sua base in una profonda insufficienza dei sentimenti della propria individualità.
Questi sentimenti fanno si che l’uomo si senta un essere singolo, distinto e contrapposto rispetto alle cose e alle persone che lo circondano, e si senta quindi dotato di un suo particolare valore intrinseco e di una propria dignità.
Vissuto e sentito nell’esperienza della contrapposizione e dell’indipendenza rispetto all’ambiente, il senso della propria individualità si compone quindi di due diversi ordini di sentimenti: quello del proprio valore da un lato, e quello del proprio potere e delle proprie possibilità dall’altro.
L’importanza di questi sentimenti appare chiara quando si consideri che l’individuo, per il fatto stesso di vivere, deve continuamente affrontare ostacoli e difficoltà di ogni specie, contro i quali egli combatte per conquistare un suo posto nel mondo che gli consenta la sopravvivenza e, con essa, l’affermazione della propria personalità.
Secondo Wikipedia, “l’autostima è il processo soggettivo e duraturo che porta il soggetto a valutare e apprezzare se stesso tramite l’autoapprovazione del proprio valore personale fondato su autopercezioni. La parola autostima deriva appunto dal termine “stima”, ossia la valutazione e l’apprezzamento di se stessi e degli altri”.
In questa lotta è sostenuto dalla coscienza che egli ha del proprio valore e del proprio potere di realizzarlo, nel superare le vicissitudini e le difficoltà che quotidianamente si presentano. E’ quindi evidente che è indispensabile una certa fiducia nelle proprie possibilità, cioè un sentimento di sufficienza del proprio potere unito a una adeguata, intima, consapevolezza del proprio valore, perchè l’uomo possa lottare per avere normali probabilità di successo.
Le persone insicure possono essere suddivise in due tipi:
– semplici;
– sensitivi;
Negli insicuri semplici sono insufficienti sia il sentimento del proprio valore che delle proprie possibilità. Si tratta quindi di individui intimamente convinti della propria inferiorità. Non nutrendo nessuna fiducia nel proprio valore nè nelle proprie possibilità, evitano di impegnarsi in situazioni che comporterebbero il confronto con gli altri: sono certi infatti di uscirne sconfitti.. e se non stanno in disparte, occupano incarichi e posizioni soesso molto inferiori alle loro effettive capacità.
Negli insicuri sensitivi, a un sentimento di insufficienza delle proprie possibilità corrisponde un sentimento elevato del proprio valore. Ne deriva un conflitto interiore: il sensitivo infatti sente di valere come e più degli altri, ma avverte anche di non avere la possibilità di affermare questo suo valore. Soffre di tale condizione ed è facilmente portato ad attribuire le sue difficoltà all’ostilità degli altri nei suoi confornti, come se essi ne fossero i principali responsabili.
Contributo di Nadia Barberis.
La Dott.ssa Nadia Barberis svolge la professione di psicologo presso il suo studio di psicologo a Messina. Offre consulenze psicodiagnostiche, sostegno psicologico, psicoterapia psicoanalitica, sia all’individuo che alla coppia.