La Banca centrale australiana si è comportata come si aspettavano i mercati, operando un taglio del costo del denaro di 25 punti base.

Il nuovo livello dei tassi di interesse scende così all'1,25% e si tratta del livello più basso mai registrato nel Paese.

Rallentamento dell'economia, conseguente rallentamento dell'inflazione, volontà di stimolare la crescita e di conseguenza l'occupazione i motivi alla base di tale decisione.

Infatti secondo la Reserve Bank of Australia continuerebbero a rimanere forti le minacce per l'economia globale relative alla guerra commerciale in atto, pur prevedendo per il proprio Paese una crescita del Pil del 2,75% sia per il 2019 che per il 2020.

L'inflazione è prevista all'1,75% per il 2019, al 2% nel 2020 e più alta negli anni seguenti.