In Polonia l’omofobia sta dilagando. Così, dopo l’iniziativa di oltre 100 comuni di dichiararsi ‘LGBT+ Free’, ecco la vicenda di un gruppo di studenti universitari interrogati brutalmente dalle forze dell’ordine solo per aver avuto il coraggio di avanzare un reclamo contro le tesi omofobe di una professoressa.

Interrogatori durati ore e molto traumatici per gli studenti e solo per un reclamo nei confronti  della docente Ewa Budzyńska (Università della Slesia) per le sue lezioni a carattere omofobo e anti abortista.

Il caso Budzyńska è iniziato nel marzo del 2019 quando gli studenti hanno accusato la docente di intolleranza e omofobia durante le sue lezioni, a cui l’8 gennaio 2020 ha fatto seguito la presentazione di un reclamo ufficiale all’Università.

Questa vicenda ha diviso l’opinione pubblica polacca in due blocchi. Le associazioni a difesa dei diritti civili LGBT+ si sono schierati con gli studenti, mentre a sostegno della professoressa si sono schierate vari gruppi omofobi e pro-Vita.