Mercoledì, la Lega che non ti aspetti. La prima sorpresa è apprendere che Salvini, alla Camera, è intervenuto ad un convegno sul cyberbullismo! Il principale ispiratore e protagonista delle gogne mediatiche organizzate sui social con il tramite del suo spin doctor Luca Morisi ha detto, tra l'altro, di aver firmato una proposta di legge per chi usi i social per fini abietti! Inutile aggiungere altro, salvo che, probabilmente, ritenere che nella proposta, ad esempio, sia ammesso il cyberbullismo - solo per fare un esempio - contro gli "immigrati clandestini da scaricare in Italia".

La seconda sorpresa è l'aver appreso che anche le guide spirituali del salvinismo, quelle economiche rappresentate da Bagnai e Borghi e quella politica rappresentata da Armando Siri, hanno partecipato ieri sera alla fiaccolata no green pass organizzata in piazza del Popolo a Roma, una delle numerose piazze in cui i no pass, neologismo in sostituzione di no vax, hanno manifestato contro il governo per per le misure anti-Covid che entreranno in vigore a partire dal prossimo 6 agosto che richiedono l'utilizzo del Green Pass.

In pratica gli stessi leghisti che un tempo dileggiavano la sinistra che manifestava contro le decisioni del Governo di cui faceva parte... fanno uguale. Naturalmente la stampa "indipendente" a marchio centrodestra lo ha dimenticato, benedicendo la scelta, anche se oggi, alcuni leghisti investiti di responsabilità istituzionali, vedi Fedriga che adesso rappresenta le regioni italiane, ha sconfessato la scelta dei suoi colleghi.

Per la cronaca, alla domanda se si sia vaccinato o se abbia intenzione di farlo, Claudio Borghi ha risposto che questi sono fatti suoi che riguardano il privato e la sua sfera personale.

Nel frattempo il Governo, con l'aumentare di nuovi casi Covid, sta valutando se sia il caso o meno di estendere l'utilizzo del green pass, oltre che per accedere a servizi pubblici non essenziali come ristoranti al chiuso, musei, cinema... anche per accedere a servizi indispensabili come ad esempio possono esserlo i mezzi di trasporto a lunga percorrenza  (aerei, treni, navi) o le scuole.

Per valutare o meno tale possibilità, Draghi e i suoi ministri (compresi quelli della Lega) attenderanno l'evolversi del contagio nei prossimi giorni, rimandando così  qualsiasi decisione alla prossima settimana.