Sono scesi in piazze diverse, Roma e Milano, i pacifisti “tout court” senza bandiere ma anche senza un’idea comune, prevalente e chiara, su tipo e condizioni della pace da invocare.
Peppino De Filippo nei panni del famoso personaggio Pappagone si sarebbe giustamente chiesto “ma questi pacifisti sono vincoli o sparpagliati ?”.
Tra i piazzaioli, infatti, c’erano Conte e Letta, Calenda e Fratoianni, che hanno concezioni molto diverse di quello che dovrebbe essere l’approccio per una pace fattibile in Ucraina, per non dimenticare quanti più semplicemente invocavano un generico “cessate il fuoco” senza preoccuparsi di quello che potrebbe accadere dopo.
C’era anche una corrente trasversale, che ha fatto suo lo slogan “una pace giusta”, alla quale, però, partecipavano sia i filo-ucraini che i filo-putin confermando così quanto confuse ed imbarazzanti fossero le visioni di molti piazzaioli.
Per fortuna, comunque, nel Belpaese esiste almeno un individuo che da tempo ostenta sicurezza sul come affrontare il conflitto tra Ucraina e Russia e su come risolverlo.
Mi riferisco al padre-padrone di Forza Italia, partito partner del Governo Meloni 1°.
L’avvizzito senatore Silvio Berlusconi, infatti, dopo aver riconfermata la sua amicizia ed il dolcissimo epistolario che intrattiene tuttora con il despota di Mosca, e dopo aver rimarcato anche che l’angelico Putin avrebbe invasa l’Ucraina solo per deporre gli attuali governanti per sostituirli con “persone per bene”, ha suggerita alla UE una sua soluzione pacifista per porre fine al conflitto.
In sintesi: l’Occidente dovrebbe smettere subito di fornire armi a Kiev ed impegnarsi, invece, con miliardi di euro a ricostruire le rovine civili e strutturali provocate dalla aggressione russa.
In parole povere: UE dovrebbe fare in modo che gli ucraini non fossero più in grado di contrastare militarmente l’invasione russa ma fossero costretti ad alzare bandiera bianca, consentendo così a Putin di annettersi tutti i territori che ritenesse di suo interesse.
A Putin, vincitore del conflitto, non potrebbero nemmeno essere richiesti i danni di guerra che, invece, dovrebbero sobbarcarsi i cittadini dei paesi europei non belligeranti.
Come definire questa proposta pacifista se non una sublime idiozia ?