Incertezza sul futuro dell'ex Ilva dopo la revoca dello scudo ai dirigenti ArcelorMittal per la realizzazione del piano ambientale
Il contratto siglato il 14 settembre 2018 da ArcelorMittal per l'acquisizione degli impianti ex-Ilva diceva che "l'affittuario potrà altresì recedere dal contratto qualora un provvedimento legislativo o amministrativo, non derivante da obblighi comunitari, comporti modifiche al Piano ambientale come approvato con il decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 29 settembre 2017, che renda non più realizzabile, sotto il profilo tecnico e/o economico, il Piano Industriale".
Il governo, con un emendamento del M5S, ha soppresso l'articolo 14 del decreto "Salva Imprese" che soddisfaceva quanto sopra riportato e che non era da considerarsi una immunità penale per i dirigenti, bensì, una immunità limitata alla sola realizzazione del piano ambientale.
Lo scudo, che oltre ai manager salvaguardava anche i quadri e i settimi livelli aventi responsabilità, era limitato al piano industriale collegato alla messa a norma dello stabilimento di Taranto. Senza tale scudo, si chiedono i sindacati, come sarà possibile mettere a norma lo stabilimento se chi vi lavora può essere inquisito?
E sempre Fim, Fiom e Uilm fanno notare che finora tale norma non aveva impedito, anche nei mesi precedenti, di "indagare su reati al di fuori di quel perimetro, come la sicurezza dei lavoratori".
Per questo motivo, le tre organizzazioni dei metalmeccanici definiscono la decisione "fatto grave" che potrebbe mettere a rischio il futuro dell'azienda con le ipotesi che oscillano tra una possibile drastica riduzione dell'occupazione fino alla possibilità da parte di ArcelorMittal di ritirarsi dall'accordo.
"Abbiamo con grande fatica sottoscritto un accordo il 6 settembre 2018 che, da un lato l'azienda dall'altro il governo, potrebbero far diventare carta straccia", hanno dichiarato in una nota comune Bentivogli, Re David e Palombella.
Al momento, nessuna comunicazione ufficiale da parte di ArcelorMittal Italia che il 15 ottobre ha nominato Lucia Morselli presidente del consiglio di amministrazione e amministratore delegato in sostituzione di Matthieu Jehl che assumerà nuove responsabilità all'interno dell'azienda.