Fabiana Gabellini presenta, a Roma, il suo libro “Pubblicità: Moda e Guerra. Le parole in comune”
Fabiana Gabellini prosegue il tour per la presentazione del suo primo libro “Pubblicità: Moda e Guerra. Le parole in comune.”, edito da LINEA Edizioni. La giovane fashion designer, infatti, il 25 Novembre alle ore 18:00, sarà da RED La Feltrinelli in Via Tomacelli a Roma: una location perfetta nel cuore di una città affascinante dove si mescolano il sacro ed il profano, l’antico ed il moderno, la maestosità e l’essenzialità. Insieme a Fabiana ci saranno due relatori di spicco: Riccardo De Palo scrittore e giornalista per le pagine di cultura del quotidiano Il Messaggero e Francesco Ferracin, scrittore, sceneggiatore, produttore cine-teatrale oltre che collaboratore di numerose riviste italiane tra le quali Vogue Italia.
La presentazione, naturalmente, riguarderà i temi principali del libro di Fabiana Gabellini: dalle analogie con i piani bellici alla pubblicità creativa nella quale vari artisti hanno espresso la loro personale visione del mondo per coinvolgere maggiormente il consumatore finale. Nella moda la differenziazione tra i vari modi di comunicazione ha un senso solo ed esclusivamente se viene percepita in maniera forte, trattandosi, nella sostanza, di vendere emozioni più che il prodotto in sé. Se in passato il posizionamento era basato sul prodotto, senza distinguerlo dalla marca, oggi il brand rappresenta il nodo focale delle strategie aziendali della moda. Oliviero Toscani e le sue iconiche campagne per il gruppo Benetton, sono un caso esemplificativo di innovazione intesa come ricerca costante del nuovo, come fattore rilevante di sviluppo. Pubblicità e moda rappresentano un connubio affascinante in cui la pubblicità assume dignità artistica e presenta le caratteristiche di prodotto culturale. Pubblicità che può essere considerata come espressione del genio creativo, dove elementi di marketing ed estrosa fantasia confluiscono influenzandosi a vicenda. Se da un lato si può ritenere moralmente accettabile il sistema di creare campagne incentrate su problemi sociali rilevanti, dall’altro non si può affermare che sia lecito utilizzare queste tematiche per fini prettamente economici e commerciali. Fabiana Gabellini attraverso il suo libro “Pubblicità: Moda e Guerra. Le parole in comune.” ci invita a riflettere su tutto ciò in una società nella quale è ancora fortemente attuale la frase che Oscar Wilde fa pronunciare al suo personaggio Dorian Gray: “C’è una sola cosa al mondo peggiore del far parlare di sé, ed è il non far parlare di sé.”
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