In attesa di conferma eventuale proroga,  aperta fino al 30 agosto la più grande mostra dell'anno alle Scuderie del Quirinale di Roma.

Le Scuderie del Quirinale e le Gallerie degli Uffizi presentano, in collaborazione con Galleria Borghese, Musei Vaticani e Parco Archeologico del Colosseo, la mostra RAFFAELLO, curata da Marzia Faietti e Matteo Lafranconi con il contributo di Vincenzo Farinella e Francesco Paolo Di Teodoro.

Il 6 aprile 1520 muore a Roma, a trentasette anni, Raffaello Sanzio, il più grande pittore del Rinascimento. La città sembra fermarsi nella commozione e nel rimpianto, mentre la notizia della scomparsa si diffonde con incredibile rapidità in tutte le corti europee.

S’interrompeva non solo un percorso artistico senza precedenti, ma anche l’ambizioso progetto di ricostruzione grafica della Roma antica, commissionato dal pontefice, che avrebbe riscattato dopo secoli di oblio e rovina la grandezza e la nobiltà della capitale dei Cesari, affermando inoltre una nuova idea di tutela. Sepolto secondo le sue ultime volontà nel Pantheon, simbolo della continuità fra diverse tradizioni di culto, forse l’esempio più emblematico dell’architettura classica, Raffaello diviene immediatamente oggetto di un processo di divinizzazione, mai veramente interrotto, che ci consegna oggi la perfezione e l’armonia della sua arte.

A distanza di cinquecento anni, questa mostra racconta la sua storia e insieme quella di tutta la cultura figurativa occidentale che l’ha considerato un modello imprescindibile. La mostra, articolata secondo un’idea originale, propone un percorso che ripercorre a ritroso l’avventura creativa di Raffaello, da Roma a Firenze, da Firenze all’Umbria, fino alla nativa Urbino. Un incalzante flash-back che consente di ripensare il percorso biografico partendo dalla sua massima espansione creativa negli anni di Leone X.

Risalendo il corso della vita di Raffaello di capolavoro in capolavoro, il visitatore potrà rintracciare in filigrana la prefigurazione di quel linguaggio classico che solo a Roma, assimilata nel profondo la lezione dell’antico, si sviluppò con una pienezza che non ha precedenti nella storia dell’arte.

Grazie ad un numero eccezionale di capolavori provenienti dalle maggiori raccolte italiane ed europee, la mostra organizzata dalle Scuderie del Quirinale insieme con le Gallerie degli Uffizi, costituisce un’occasione ineguagliabile per osservare da vicino le invenzioni dell’Urbinate. Il suo breve, luminoso percorso ha cambiato per sempre la storia delle arti e del gusto: Raffaello rivive nelle sale dell’esposizione che lo celebra come genio universale.

Il catalogo della mostra, realizzata in collaborazione con i più grandi musei del mondo in occasione dei cinquecento anni dalla morte di Raffaello, raccoglie un’ampia selezione di opere del “divin pittore” di Urbino.

Seguendo un originale percorso cronologico a ritroso, Raffaello 1520-1483 ripercorre tutta l’avventura creativa del più grande pittore del Rinascimento, da Roma a Firenze, da Firenze all’Umbria, in un travolgente flashback che parte dalla sua morte, il 6 aprile 1520, per concludersi nella sua città natale, Urbino.

Fino a lunedì 24 agosto, spese di spedizione gratuite in Italia con il codice coupon RAFFAELLO2020


LE NUOVE MODALITÀ PER VISITARE LA MOSTRA IN SICUREZZA

In ottemperanza delle regole previste nel DPCM del 18 maggio 2020 declinate tenendo conto delle caratteristiche delle stesse Scuderie del Quirinale e per garantire un’adeguata sicurezza, la visita all’interno delle Scuderie del Quirinale sarà organizzata con tempi predefiniti (5 minuti per ogni sala) accompagnati da un addetto del personale di sala che agevolerà tutti i visitatori nella comprensione e nel rispetto delle regole da seguire nell’interesse di tutti. È necessario rispettare rigorosamente l’orario scelto che sarà indicato sul biglietto per consentire a tutti una buona visita.  Questa durerà in totale 80 minuti, compresa una pausa di 5 minuti a metà percorso.

Potranno accedere alla mostra 10 persone ogni 5 minuti a partire dalle ore 08.00.

La prenotazione di tutti gli ingressi è obbligatoria e potrà essere effettuata dal 29 maggio sul sito web delle Scuderie del Quirinale (www.scuderiequirinale.it), chiamando il call center al numero +39 02-92897722 oppure presso tutti i punti vendita Vivaticket aperti al pubblico.

Si richiede ai visitatori di arrivare 5 minuti prima dell’orario indicato sul biglietto per consentire lo svolgimento di tutte le operazioni propedeutiche alla visita e necessarie per garantire la sicurezza di tutti. Non possiamo garantire l’accesso in mostra per chi arriverà in ritardo rispetto agli orari indicati sul biglietto.

I bambini più piccoli di 6 anni potranno ritirare direttamente all’interno della mostra il loro biglietto gratuito  ma la prenotazione del biglietto da ritirare dovrà essere effettuata gratuitamente on line. Il bambino non rientrerà nel computo dei 6 visitatori alla volta ammessi nelle sale. Chiediamo che ogni bambino più piccolo di 6 anni effettui tutta la visita insieme a un adulto (condividendone percorsi e soste).

Chi aveva già acquistato un biglietto per la mostra per una visita da effettuare tra l’8 marzo e il 1° giugno e ha ricevuto un voucher per un importo corrispondente a quanto già pagato, può “spendere” i propri voucher per prenotare nuovi biglietti ma solo tramite la biglietteria elettronica sul sito web delle Scuderie del Quirinale (www.scuderiequirinale.it), Chi non avesse ancora ritirato il proprio voucher lo può fare, entro il 16 giugno, all’indirizzo www.vivaticket.it/ita/voucher.

Chi aveva già acquistato un biglietto Open dovrebbe, a causa delle nuove modalità di visita, prenotare il proprio ingresso inviando una email a [email protected], indicando data e orario preferiti. Sarà inviato, secondo i limiti della disponibilità, – gratuitamente – un nuovo biglietto con i nuovi orari prescelti. 

Le persone con invalidità pari al 100% possono inviare una richiesta di emissione di biglietto gratuito scrivendo all’indirizzo [email protected] Sarà inviato – gratuitamente – un biglietto con gli orari prescelti.

_©Angelo Antonio Messina