Lo SPAZIO I D’
La Microgalleria d’Arte di Corso Adda 42 a Lodi , ospiterà dal 31 Gennaio al 14 Febbraio 2025, l’artista lodigiano Angelo Reccagni. L’esposizione sarà composta dallo scorrimento delle immagini di un video e da un’installazione . Il video , già presentato nel Novembre 2024 all’UNITRE di Lodi ( esperienze d’arte contemporanea ecc.), mette in mostra con sapiente regia, i principali eventi d’arte realizzati dall’artista e declinati in : Art in Nature Installation Art - Arte Povera - Artescuola , mentre l’installazione consisterà nella riproposizione di un’opera precedentemente esposta alla Mostra sul tema degli spaventapasseri del Museo della civiltà contadina, il Cambonino di Cremona.
Un’installazione , quella degli spaventapasseri , finalizzata alla denuncia del consumo di suolo, titola l’opera: SCARECRW …guardiani del campo ...guardiani del suolo … guardiani feriti ... ( Gli spaventapasseri sono i protagonisti della difesa del campo seminato , quindi del campo , cioè del suolo , ma si ritrovano impotenti , sono le prime vittime delle inarrestabili dinamiche insediative quali: logistica , espansioni delle zone urbane a vista d'occhio, stoccaggi del gas, insediamenti industriali insalubri e via dicendo ... . Si tratta di una aggressiva erosione di superfici che risponde ad un consumo nazionale di suolo naturale o agricolo pari a 2,2 metri quadrati al secondo. In Italia la media del suolo urbanizzato è circa dell’8% ma fa eccezione la Lombardia. La Regione Lombardia presenta una percentuale di suolo urbanizzato rispetto al suo territorio pari al 15% e se in alcune sue aree il dato è inferiore, in altre rasenta il 50% della sua superficie territoriale. L’area metropolitana milanese si avvia addirittura verso il 70%. Il consumo di suolo della Regione Lombardia nell’anno 2022 e stato di 883 ettari con un incremento rispetto al 2021 del 12,12 % , una situazione drammatica e che tende di anno in anno a peggiorare poiché il trend tende ad un costante aumento). Simbolicamente, gli spaventapasseri evidenziano sulla tunica nera una simbolica macchia rosso sangue.
L’ARTISTA
ANGELO RECCAGNI è un artista lodigiano che opera principalmente nel campo dell’arte povera e dell’art in nature. Complici di questo suo percorso artistico : una pubblicazione degli anni settanta, edita dalla casa editrice MAZZOTTA e curata da GERMANO CELANT , dedicata all’ARTE POVERA ( opera con un carosello di artisti come Beuys , Kounellis, Merz ecc...) ed i testi degli interventi di VITTORIO FAGONE alla BIENNALE DI VENEZIA del 1986 sul rapporto fra arte e natura. Denominatore comune per tutte le sue opere è l’ambiente , la denuncia degli eventi in corso contro il territorio (ne è un esempio l’opera “Il Galata morente “, opera realizzata per denunciare l’insediamento nel territorio lodigiano del più grande impianto di STOCCAGGIO DEL GAS D’EUROPA ) e l’invito a riflettere e coltivare una sensibilità al rispetto della natura,
Un altro aspetto che caratterizza le sue opere è l’uso di materiali totalmente rispettosi della natura e dell’ambiente. L’artista utilizza solo elementi naturali, ovvero , legni, foglie, rami, terra. realizza opere fatte di natura , opere installate all’aperto fra la natura , opere che biologicamente torneranno alla natura Analogamente, anche nel settore dell’arte povera e dell’installation art , fa uso di materiali poveri e di risulta quali, stracci , giornali,cartoni , scarti di plastica , ovvero, materiali ormai privi di valore economico e d’impatto ambientale.Il Reccagni , un’artista con abilitazione in disegno e storia dell’arte/educazione artistica e una laurea in architettura, ha operato non solo nel lodigiano ma con le sue opere ha raggiunto il CREMONESE, LA BERGAMASCA, LA BRUGHIERA BRIANZOLA , I BOSCHI DEL TRENTINO e come disegnatore MATERA ( esposizione vignette “Strisce di Energheia “ - Edizione 2024 - Ex Birrificio 79 )
L’artista attualmente conduce il laboratorio di arte e natura dell’UNITRE di Lodi , dove con il gruppo è in corso la realizzazione un’opera a grandi dimensioni in bambù dedicata alla Donna ( Mathera , la Grande Madre ), un’opera che verrà inaugurata nel prossimo mese di Maggio e collocata in un importante spazio istituzionale della Città di Lodi.