Mentre noi siamo tutti gasati all’idea di far sfracelli e meraviglie con l’intelligenza artificiale mi pare che una “stupidità di specie” invece prevalga alla grande.
C’è il grande squalo bianco, per esempio, lo chiamano il terribile predatore, lo squalo killer, l'assassino degli oceani. Ogni anno in effetti tre o quattro persone muoiono per i suoi attacchi. Ma nello stesso anno gli squali che uccidiamo noi sono più di settanta milioni. Pescati per prendergli una pinna e farci una zuppa, e poi rigettati in mare ancora vivi a continuare la loro agonia. Tre o quattro contro più di settanta milioni; non mi sembrano un pericolo così tremendo. Anzi, sono loro a essere in pericolo, e il loro pericolo siamo noi. Per una zuppa!!!
Il grande e possente rinoceronte bianco, una straordinaria massa di muscoli e corazza ad altissimo rischio di estinzione perché sul naso ha qualcosa che ci interessa. Cacciati senza tregua per quel corno che ridotto in polvere pare miracoloso per risvegliare piselli flosci. Già, quando una pastiglietta blu basterebbe alla bisogna.
Migliaia di animali seviziati e torturati con esperimenti per produrre creme di bellezza e cosmetici vari.
E però a quel punto ogni tanto ci fermiamo e ci commuoviamo; mettiamo su associazioni benefiche e riserve naturali per proteggere gli ultimi esemplari rimasti. E questo ci fa sentire bravi e buoni, quasi santi, e tremendamente superiori. Siamo pure generosi, siamo proprio lassù, in cima alla scala degli esseri viventi. E per non perdere l’abitudine a ricavarci qualcosa ci montiamo anche su un bel business per selfie e foto ricordo, ma mi raccomando però. Va tutto bene ma che non facciano danni o ci disturbino, perché questo proprio non lo sopportiamo!!!
Altro che intelligenza artificiale, ci basterebbe anche solo quella di un’ape, che tanto stiamo sterminando anche lei.
Tratto da: oltrelespine.blogspot.com