Politica

Calenda e Renzi: c'eravamo tanto amati...

"Alle 18.30 di oggi (12 aprile) è convocato il Comitato Politico del Terzo Polo per discussione e votazione della proposta di costituzione del partito unico. Altro tempo da perdere non ne abbiamo".

Questo è quanto pubblicato oggi via social da Calenda, accompagnando il testo con i documenti relativi al "percorso di costruzione di Italia in Azione" per condividere entro maggio manifesto dei valori e modalità di adesione della nuova forza politica che dovrebbe o avrebbe dovuto nascere dalla fusione tra Italia Viva di Matteo Renzi e Azione di Carlo Calenda.

Il dubbio nasce dagli stracci che stanno volando tra i membri dei due partiti, ufficialmente da ieri, che si accusano a vicenda di non voler dar vita al nuovo soggetto politico.

Così, sempre sui social, Calenda dichiara: "Ogni due secondi esce una dichiarazione più o meno insultante di un dirigente/parlamentare di Italia Viva. Ricordo pacatamente che abbiamo una riunione alle 18.30 per discutere di una questione di merito cruciale. Cerchiamo di arrivarci. Pace e bene".

Nel frattempo, "tutti" rilasciano interviste ai quotidiani dove si accusano a vicenda... della qualunque!

Roberto Giachetti (Italia Viva) a Repubblica: "Il leader lo deve decidere il congresso, con le tante persone che aderiranno e che non hanno fatto parte di Azione e Italia Viva. Se la tavola è già tutta apparecchiata, perché uno dovrebbe partecipare da fuori? Prima di scioglierci, quindi, dobbiamo definire le regole. Se è un congresso vero, contendibile. Se noi ce la cantiamo e ce la suoniamo, il valore di Iv e Azione ce l’abbiamo già davanti agli occhi: dal 7 all'8%. Non basta. Dobbiamo parlare ai mondi che sono in fibrillazione".Maria Elena Boschi al Corriere: "Renzi si è messo da parte con umiltà. Ma oltre che fargli fare un passo indietro cosa puoi chiedere Calenda? La verità è che questa scelta di Carlo non convince nemmeno i suoi perché è priva di motivazioni. Anche sui territori stiamo lavorando per un partito unico e far saltare tutto sarebbe incomprensibile. Calenda deve mettersi d'accordo su che cosa vuole: se vuole far saltare tutto, nessuno potrà fermarlo. Ma agli occhi degli elettori il responsabile sarà soltanto lui".

Ieri Calenda in tv: "Abbiamo promesso di fare un partito unico con lo scioglimento dei due partiti, Azione e Italia Viva e su questo Renzi non sta rispondendo e questo non va bene, bisogna farlo in modo serio e trasparente, altrimenti non si fa. Lui vuole mantenere Italia Viva, ma non si può fare, altrimenti sono tre partiti, non uno. Renzi deciderà confrontandosi con i suoi e io ne prenderò atto".

Ma per Maria Elena Boschi: "Cosa ha da rinfacciare Calenda a Renzi? Renzi fa politica. Quando parla in Senato lo ascoltano. Quando pubblica un libro lo leggono. Quando va in un teatro lo riempie. Quando decide di mandare a casa Conte o di portare Draghi al governo fa politica. Calenda è diventato ministro grazie a Renzi. Ha ottenuto i galloni da leader grazie alla generosità di Italia Viva. Non vedo per cosa si sta lamentando".

Come si può capire le premesse per un'allenza (è ironia) ci sono tutte!

Autore Piero Rizzo
Categoria Politica
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