Il presidente dell'Uefa Ceferin non si accontenta del fatto che il progetto Super League sia stato accantonato e ha fatto sapere alle squadre che formalmente non lo hanno ancora abbandonato che per loro si prospetta l'esclusione dalle competizioni europee... quelle ufficiali e riconosciute da tutti!

"È chiaro che i club dovranno decidere se sono Super League o se sono un club europeo”, ha dichiarato Ceferin in un’intervista all’AP. “Se dicono che sono una Super League, allora non giocano in Champions League, ovviamente … e se sono pronti a farlo, possono giocare nella loro competizione".

Una minaccia, quella di Ceferin, che ha come destinatari i 4 club che ufficialmente non hanno dichiarato di aver abbandonato la Superlega: Barcellona, Juventus, Milan e Real Madrid.

"Stiamo ancora aspettando una perizia legale e poi vedremo, ma tutti devono affrontare le conseguenze delle loro decisioni e lo sanno", ha proseguito Ceferin. "Per me, è una situazione molto diversa rispetto ai club che hanno ammesso il loro errore e hanno detto lasceremo il progetto. Gli altri fondamentalmente sanno che questo progetto è morto ma, probabilmente, non vogliono crederci. Abbiamo concordato durante il comitato esecutivo di metterci in contatto con le federazioni calcistiche, le federazioni nazionali e le leghe interessate. Lo faremo la prossima settimana e vedremo.Le nostre competizioni saranno fantastiche anche senza queste quattro squadre. Adesso possiamo dire che se qualcuno vuole essere egoista, può provare a fare di nuovo la Superlega. Ma ci hanno già provato una volta e hanno fallito".

La débâcle d'immagine di chi ha partecipato al progetto e soprattutto di chi lo ha promosso, vedi Real Madrid e Juventus, è enorme e delle conseguenze potrebbero esserci anche in Lega, tanto che della questione ne verrà discusso in una Assemblea che si terrà  la settimana prossima.

Intanto, per aver appoggiato un'operazione così pasticciata, oltre che sconclusionata, si è scusata persino la banca d'affari JP Morgan che aveva annunciato la disponibilità  a finanziarla con un prestito da 3,5 miliardi di dollari:

"Abbiamo chiaramente valutato male come questo accordo sarebbe stato considerato dalla comunità calcistica in generale e come potrebbe avere avuto un impatto su di essa nel prossimo futuro. Impareremo da tutto questo".

E se tutto questo non dovesse esser sufficiente, la vicenda darà ulteriore pepe alla prossima sfida tra Fiorentina e Juventus, dopo le parole del presidente viola Rocco Commisso, che non ha mancato di esprimersi duramente su quanto accaduto:

"E' stato un enorme fallimento in materia di pubbliche relazioni, ha avuto molto a che fare con l'arroganza. Queste squadre hanno pensato di poter essere le poche prescelte in cima al mondo. Il formato della Superlega è arrogante, egoista ed elitario: le squadre più piccole devono avere la possibilità di sognare. Se più soldi entrano nelle casse dei club più ricchi, allora ce ne sono meno per gli altri. Loro si arricchiscono e noi ci impoveriamo. La Fiorentina non è mai stata contattata, è stato fatto tutto in gran segreto. Dopo i problemi che ho avuto coi Cosmos, non potrei mai schierarmi dalla parte di un progetto del genere in Europa. Una buona misura da prendere sarebbe il salary cap, per frenare le spese folli degli ultimi anni. Ho bisogno di garanzie che una cosa del genere non succeda più".