"Giocare a Foggia era una grande emozione, c'era sempre lo stadio pieno e quando i tifosi saltellavano sembrava che tutto si muovesse. Ricordo di aver visto gente seduta sui riflettori perché non avevano trovato un posto dove sistemarsi. Io giocavo in mezzo, a sinistra c'era Signori e a destra Rambaudi: ci trovavamo a occhi chiusi e il merito era del lavoro che si faceva sul campo.
Tutti i giorni provavamo schemi, perciò arrivati a un certo punto era automatico trovarsi; anche se non vedevo i miei compagni sapevo esattamente dov'erano piazzati... Poi alla Fiorentina ho giocato con Rui Costa e Batistuta. Il portoghese era un vero fenomeno, uno dei più forti giocatori che abbia mai visto. Batistuta era un bomber autentico. Ci fondevamo perfettamente: lui più fisico, io più guizzi. Un grande compagno di squadra a cui sarò sempre legato."
Nel primo Foggia targato Zeman, quello che fece stropicciare gli occhi per ritmo, intensità e rapidità della manovra offensiva, lui era il terminale offensivo ed il bomber principe. Poi nella viola fu per anni la spalla di Batigol.
Ciccio Baiano, il 24 febbraio compie gli anni.