In un'intervista rilasciata da Bruno Le Mair a Le Journal du Dimanche, il ministro delle finanze francese ha dichiarato che sarà resa nota entro il mese di marzo la decisione relativa a come l'Europea tasserà le entrate dei giganti del settore tecnologia che operano su Internet.

In base a quanto Le Mair ha anticipato, la tassa dovrebbe oscillare tra il 2 e il 6 percento. Una cifra che all'apparenza potrebbe sembrare modesta, ma che ha però il vantaggio di essere applicabile fin da subito e di evitare così appelli e lungaggini che rimanderebbero la sua applicazione a tempi remoti, se non all'infinito.

La finalità dell'iniziativa è quella di tentare di recuperare da parte dell'Europa, una fetta dei profitti che aziende come Amazon, Alphabet, Facebook realizzano nel continente reidirizzando i loro utili verso paesi a bassa tassazione come il Lussemburgo e l'Irlanda.

Da non dimenticare, inoltre, che la posizione del presidente Emmanuel Macron in relazione a questo problema è quella di tassare i giganti di Internet non tanto in base agli utili, quanto in base al fatturato realizzato nei singoli Paesi dell'Unione.

Questa iniziativa, all'interno dell'Ue, è appoggiata, oltre che dalla Francia, da Italia, Germania e Spagna, mentre è osteggiata da Paesi come l'Irlanda che temono ripercussioni negative in conseguenza della sua approvazione.