Paolo Bucinelli, conosciuto al pubblico con il nome d’arte di Solange, è morto improvvisamente il 7 gennaio scorso all’età di 69 anni per cause naturali nella propria abitazione di Collesalvetti, in provincia di Livorno.

Sono stati i Vigili del Fuoco, intervenuti dopo le segnalazioni degli amici preoccupati perché Bucinelli non rispondeva alle loro chiamate, a scoprire quanto era accaduto, dopo averne  trovato il corpo sul divano, una volta entrati nell'abitazione.

È stato un medico del 118, presente insieme ai Carabinieri a supporto dell'intervento dei Vigili, a stabilirne il decesso che, in base ai primi accertamenti sarebbe da attribuire a cause naturali.

Prima di diventare un personaggio televisivo famoso a livello nazionale, Solange era stato un personaggio che faceva notizia a livello locale - tra Livorno, Pisa e Viareggio - per il semplice fatto che si rifiutasse di nascondere la sua diversità, mettendo il più possibile in evidenza, spesso anche in maniera quasi grottesca, il fatto che lui non si riconoscesse nel sesso in cui era nato. Oggi non è (quasi) più un problema, ma non così 40 anni fa.

Il mondo dello spettacolo rappresentò per lui non solo un modo per farsi una carriera, ma anche perché la sua diversità venisse riconosciuta come normalità.

La sua notorietà inizia negli anni ’90 grazie a trasmissioni televisive come La sai l’ultima?, Casa per Casa e Buona Domenica (Quinta edizione). Parteciperà anche come concorrente al reality La Fattoria.

Non solo sensitivo, opinionista e cantante ma anche autori di diversi libri, tra cui Voglio volervi bene (1996), Rompi Solange e trovi Paolo (1997) e I fiori dentro. Raccolta di emozioni (2013).