Autosuggestione, di cosa parliamo?

Avevo cominciato a impacchettare sdraio, ombrellone, secchiello e paletta, quando mi è venuta questa idea un po' pazza dei compiti delle vacanze per noi che soffriamo diAcufeni e Ménière.

In particolare mi sono chiesto se può fare al caso nostro un metodo basato interamente sull'autosuggestione.

Cos'è, e perché usarla?

Forse non ci hai mai fatto caso ma l'autosuggestione la usi, eccome!, tutti i giorni anche se inconsapevolmente.

Non ti è mai capitato di dire per esempio: "Non ce la faccio..."; "Non posso..."; "Non è per me..."?

Dì la verità, in realtà ti capita spessissimo.

Bene, in quel caso non fai che cedere il passo all'autosuggestione inconscia, impedendo a te stesso la realizzazione di un progetto che magari ti sta molto a cuore. Oppure cedendo alla sconfitta con la solita rassegnazione: "Tanto non ce la farò mai...!"

Usiamo l'autosuggestione contro di noi, purtroppo!

In questi casi non facciamo che usare l'autosuggestione contro di noi, limitando le nostre opportunità di successo in qualsiasi campo, dal lavoro, alla salute, allo sport ecc.

E' un'abitudine che abbiamo contratto inconsapevolmente, dando ascolto al nostro inconscio che è stato modellato da tutti i nostri pensieri, ma non solo dei nostri, ma anche di quelli della nostra famiglia e a volte persino dei nostri ascendenti (i nonni, i bisnonni, su su fin dove è possibile arrivare con la memoria).

Forse anche tu ti sei sentito ripetere che sei un buono a nulla, che non porti mai a termine ciò che hai iniziato? Hai talmente assimilato bene il concetto, a tal punto che adesso ti sei autosuggestionato e sei proprio convinto di non potercela fare davvero.

Se questa è la diagnosi...

Per fortuna il modo per uscire da questo circolo vizioso esiste ed è alla portata di tutti.

E la cosa interessante è che non costa niente (zero assoluto), non bisogna usare la volontà e costringersi a fare questo o quello, ma tutto dipende dall'immaginazione e dall'autosuggestione che consiste nel ripetersi una frasetta tutti i giorni tre volte al giorno, mattino, mezzogiorno e sera, 20 volte al colpo.

Stai sorridendo? Be', ti consiglio di non farlo, e di prendere la cosa molto seriamente perché il successo e le guarigioni nel campo della salute, ma non solo, sono reali.

Vale per ogni situazione complicata della vita, quindi anche per Acufeni e Ménière.

Non c'è che provare, e io ho già iniziato a farlo.

Proprio come se fosse un compito per le vacanze. Abbiamo più tempo, siamo più rilassati, allora perché non provare?

Vuoi sapere qual è la frasetta e come funziona il "gioco" (ma è tutt'altro che un gioco..., e stai tranquillo, non l'ho inventato io, ma un farmacista francese, addirittura nel 1800!)?

Ne parlo nel mio post di oggi che trovi a questo link, con tutti i dettagli e gli approfondimenti del caso: http://www.acufenichefare.it/metodo-coue-per-acufeni-meniere/

Che aspetti? Buone vacanze! Non dimenticare i compiti per l'estate!

Peppino Zappulla
Acufeni, che fare?