Dal "non sa nemmeno da che parte è girata" del sindaco di Milano Sala, adesso si è passati al "vuoto a perdere". Con questo hashtag oggi è descritta la candidata leghista alla presidenza dell'Emilia Romagna, Lucia Borgonzoni, le cui gaffe e contraddizioni sono oramai innumerevoli e che, per l'appunto, sono riassunte in quello che possiamo definire un manifesto elettorale al contrario. 


La Borgonzoni è la candidata leghista del cosiddetta centrodestra che dice di voler "liberare" l'Emilia Romagna dal PD, ma senza spiegare da cosa chi vi abita dovrebbe essere liberato.

Infatti, in Emilia Romagna il tasso di occupazione è migliore di quello di Lombardia e Veneto, la disoccupazione è inferiore della metà rispetto alla media nazionale, l'export è a livelli record... e così anche il suo principale avversario, Stefano Bonaccini si chiede da che cosa la Borgonzoni vorrebbe liberare gli emiliani e i romagnoli.

Al momento, la diretta interessata non lo ha fatto sapere, impegnatissima a fare l'imitazione del suo "capitano" di riferimento, ripetendone ossessivamente linguaggio, rituali e slogan... Così, anche se di programmi la Borgonzoni non parla, la vediamo però indaffaratissima ad accarezzare animali, a fare colazione, a rifocillarsi per il pranzo, ad ingozzarsi per la cena, per poi andare a nanna senza però dimenticare il cioccolatino della buona notte. Negli intervalli tra questa frenetica attività, sorrisi, selfie, insulti e fake news.

Ad essere onesti, però, non bisogna neppure dimenticare l'impegno della Borgonzoni nel dire spropositi epocali che è impossibile etichettare come semplici gaffe. Tra i più incredibili quello in cui ad ottobre, intervistata per la trasmissione radiofonica "Un giorno da pecora", disse che l'Emilia Romagna confinava anche con il Trentino e l'Umbria!

La Borgonzoni si candida a governare quella regione e non sa neppure dove si trova!


Ma in fondo non importa, perché a tener su la baracca ci pensa il senatore Matteo Ruspa Salvini, il capitano, che adesso è in pianta stabile in Emilia Romagna, dove gira borgo per borgo per promuovere se stesso e la candidata leghista, per liberare - anche lui senza spiegarne il motivo - quella regione dal Pd.

Una campagna a tappeto sponsorizzata dal profumatissimo stipendio che il segretario della Lega riceve come senatore della Repubblica. Il problema è che, pur venendo pagato come senatore per partecipare ai lavori in Aula, Salvini invece fa propaganda per sé, per la Lega e per la Borgonzoni in giro per la "bassa". 


La definizione di vuoto a perdere è stata male incassata dalla "Bestia" di Luca Morisi (quello che gestisce parole e sorrisi di Matteo Salvini e dei candidati leghisti tramite il suo "sistema" di generazione del consenso, per l'appunto da lui definito bestia) che ha fatto dire alla Borgonzoni: 

"A differenza del mio avversario del PD, Bonaccini (sì, quello che nasconde il simbolo), che fa tragedie greche e minaccia querele nei commenti agli utenti, io per gli insulti, le bugie, le insinuazioni grevi in rete ho solo una risposta: umiltà, tenacia, sorriso. Faccio bene?" 

E dopo il bagno di umiltà, subito rieccola a parlare di Bibbiano, di "immigrati", di decreti sicurezza e di Pd. Sì, va beh... ma se vuoi governare una regione, qual è il tuo programma? Boh!