Un aeroporto che chiude, il dramma di tanti lavoratori che perdono la loro occupazione, una città del sud come Crotone destinata a restare ancora più isolata: tutto accade nell'indifferenza generale. Con la campagna elettorale arrivata ormai all'ultima settimana e le stratosferiche promesse di tutti i politici ai cittadini, non uno di questi politici che si sia occupato di questo ennesimo scandalo tutto italiano.
Ma c'è un gruppo di cittadini che non si arrendono davanti alla chiusura dell'aeroporto e che continuano a combattere una battaglia disperata (nell'indifferenza generale, anche quella dei media), sono i cittadini "il Comitato Cittadino Aeroporto di Crotone" ed è in prima linea con iniziative e manifestazioni dalla loro pagina Facebook, un unico obiettivo:fare riaprire l'aeroporto.
Già perchè senza aeroporto e con viabilità che lascia a desiderare, Crotone rischia davvero di restare isolata, tagliata fuori dal resto dell'Italia. "Con la chiusura dell'aeroporto di Crotone,la libertà di potersi muovere agevolmente è venuta meno e così anche la dignità di ciascun cittadino della fascia jonica è stata amaramente messa indiscussione.La realtà non è quella dai politici ad ogni elezione ma la nostra realtà è ben diversa! Cittadini con cittadini ci siamo riuniti per lottare insieme per non dimenticarei troppi errori commessi dalla classe politica locale che inevitabilmente penalizza la nostra vita quotidiana.
Una classe politica regionale che brinda con successo all'approvazione del Piano Trasporti della Regione ella Calabria mentre la nostra provincia l'intero territorio, crotonese vive il suo peggior anno da questo punto di vista" si legge nel comunicato stampa del "Comitato Cittadino Aeroporto di Crotone". Come se non bastasse, c'è stata anche la beffa di una falsa riapertura dello scalo il 30 novembre del 2017, "Noi abbiamo assistito alla falsa riapertura del nostro aeroporto con il primo volo del Crotone Calcio ed al tempo stesso ed al tempo stesso abbiamo constatato l'incapacità di Sacal di gestire più aeroporti, infatti la FlyServus lasciò a terra il Crotone Calcio e solo dopo l'interessamentodella scoietà calcistica crotonese è atterrato nuovamenteun aereo!" si legge sempre nel loro comunicato stampa.
Poi l'aeroporto è stato chiuso definitivamente, e in un territorio con infrastrutture scadenti questa è stata la condanna definitiva ad un ingiusto isolamento per i cittadini di Crotone. "Vari sono stati gli appelli alle maggiori cariche dello Stato, dal Presidente della Repubblica al Presidente del Senato, comprendendo anche il Presidente del consiglio, dei Ministri il Presidente della Camera ed il ministro dei Trasporti, tutti sono stati interpellati ma tutti sono rimasti indifferenti ed hanno giocato con le nostre vite e con i nostri diritti costituzionali! Nessuno ha risposto ai nostri appelli lasciandoci vivere in un'agonia senza fine... isolati... dimenticati dal mondo... cittadini italiani figli di un dio minore. Il Comitato Cittadino Aeroporto di Crotone da 17 mesi rivendica il diritto negato a tanti cittadini di potersi muovere liberamente nella propria nazione cercheremo fino in fondo allo stremo delle nostre forze di portare avanti questa lotta" affermano questi cittadini nella parte finale del comunicato stampa.
Intanto, per fare chiarezza su come sia stato gestito in questi anni l'aeroporto i sindacati FILT-CGIL, come riportato su un sito "AeroportiCalabria.com", hanno inviato un esposto alle Procure della Repubblica di Roma, Catanzaro Lamezia Terme Reggio Calabria e Crotone anche "sulla grave situazione del sistema aeroportuale regionale regionale degli scali di Reggio Calabria e Crotone, in modo da disporre opportuni accertamenti in ordine ai fatti esposti, valutando gli eventuali profili di illiceità penale degli stessi, e nel caso, individuare i possibili responsabili al fine di procedere nei loro confronti" ci sarebbero infatti alcune cose che non quadrano.
"La FILT-CGIL ha presentato idonea documentazione allegata comprovante difformità delle attestazioni al momento delle gare(di appalto)rispetto a quanto poi Sacal(nella qualità di società aggiudicataria era obbligata a fare relativamente all'occupazione agli investimenti alle strutture organizzative degli scali, all'applicazione delle stringenti normative nazionali ed europee sulla sicurezza dei voli e egli scali.
FIT-CGIL ha verificato che la gestione dgli scali di Reggio e Crotone stava avvenendo in maniera completamente difforme da quanto espressamente dichiarato in sede di partecipazione al bando di gara, al punto che le attestazioni presentate all'atto ella gara da parte della Sacal, risultano chiaramente alla luce dei fatti, non veritiere falsando in maniera rilevante la stessa gara per la gestione dei due scali".
Forse davvero l'ultima speranza per i cittadini di Crotone è riposta nelle Procure di Roma, Catanzaro, Lamezia Terme e Reggio Calabria e Crotone, forse nella persona di un magistrato che metta mano alle carte dell'esposto della FIT-CGIL indaghi sulla situazione, individui gli eventuali responsabili ed agisca di conseguenza. Un magistrato che ridia le "ali" a questi cittadini. Un paio di ali per volare via dal loro ingiusto e scandaloso isolamento, per non essere più dimenticati dal resto del mondo.