Secondo Giacomo Ricotti, a capo del Servizio Assistenza e Consulenza fiscale di Banca d'Italia, in audizione al Senato nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli strumenti di incentivazione fiscale,

"il Superbonus ha avuto un impatto assai significativo sul settore delle costruzioni ed è incluso tra gli interventi del PNRR in materia di impatto ambientale degli edifici residenziali; si può stimare, utilizzando tecniche econometriche basate sull'analisi controfattuale, che circa la metà degli investimenti che hanno beneficiato del Superbonus abbiano carattere aggiuntivo (non si sarebbero cioè verificati in assenza dell'incentivo).  Anche tenendo conto delle imposte e dei contributi sociali versati a fronte dell'aumento dell'attività del settore, gli oneri della misura per il bilancio pubblico restano comunque ingenti; sulla base di prime valutazioni, questi oneri netti hanno avuto un profilo crescente nel biennio, riflettendo la forte accelerazione nel ricorso alla misura".

Quanto ingenti?

Secondo le cifre dei pentastellati il costo annuale per cittadino è di 88 euro, mentre sarebbero stati 1 milione i posti di lavoro creati e circa 1,5 milioni le tonnellate di CO2 non emesse. 

Così ha dichiarato il capogruppo alla Camera del Movimento 5 Stelle, Francesco Silvestri:

"Gli investimenti del Superbonus sono 65miliardi e non 120, e il costo non è di 2000 euro a persona, bambini compresi, ma di 88 euro. Non si possono sparare dati a caso lanciando buchi di bilancio dal loro ruolo di governo e noi questi dati li smentiremo uno per uno con dati certificati".

Dopo aver alzato un polverone sul provvedimento ideato dai 5 Stelle, a stretto giro il Governo ha convocato le parti sociali per dimostrare di aver trovato in poco più di 24 ore la soluzione ad un problema che era irrisolvibile. 

Come?

Aprendo alla possibilità, per chi aveva cartolarizzato in proprio i crediti dei clienti (le imprese edilizie) la possibilità di farseli scontare dalle banche, tramite uno strumento diverso rispetto a quanto accaduto in passato, cosa che aveva creato l'imbuto che aveva fermato il meccanismo che aveva contribuito in maniera decisiva alla crescita del Pil dell'Italia negli ultimi due anni. 

Così Federica Brancaccio, presidente di Ance (l'associazione che riunisce i costruttori edili) ha commentato l'incontro avuto lunedì con il Governo sul tema Superbonus:

"Siamo soddisfatti dell'apertura mostrata dal Governo sul tema. Sono consapevoli del fatto che i bonus nel settore edilizio abbia contribuito al Pil e al gettito fiscale. Abbiamo trovato un confronto franco e una grande consapevolezza da parte del Governo che vanno sbloccati i crediti pregressi e che serve un tavolo tecnico anche per il futuro. Il Governo ci ha dato aperture e rassicurazioni per i crediti pregressi. Si è ragionato anche sulla possibilità eventualmente di consentire ancora lo sconto in fattura per alcune fasce di reddito".

Che cosa ci dimostra tutto questo? Il modo indecente in cui i post-fascisti governano. Da una parte si inventano il problema rappresentato dal "nemico" di turno, dall'altra si propongono come salvatori di una situazione che viene propagandata, con il supporto della disastrata informazione italiana, come fuori controllo.

I rave party, i migranti, i benzinai, i 5 stelle con reddito di cittadinanza e superbonus... a memoria sono i principali nemici che Meloni si è inventata nei primi mesi del suo governo, prendendo ad esempio il suo  statista di riferimento che a supporto delle sue decisioni usava il seguente motto preso a prestito da un generale tedesco: molti nemici, molto onore...

In un Paese dove i giornalisti (e purtroppo anche le opposizioni) facessero il loro mestiere, il giochino della Meloni e dei suoi saltimbanchi mascherati da ministri sarebbe già stato denunciato da tempo... ma in Italia, che ancora in molti pretendono di descrivere come una democrazia, i pennivendoli descrivono una sgangherata venditrice di bufale come un'accorta amministratrice, una politica preparata e una persona seria.

Mala tempora currunt...