Economia

Istat, in netto calo l'inflazione rispetto ad ottobre 2022

La stima preliminare dei prezzi al consumo ad ottobre, esclusi i tabacchi, mostra un calo del -0,1% rispetto al dato congiunturale.

La diminuzione congiunturale dell'indice generale è dovuta principalmente alla decelerazione dei prezzi degli energetici non regolamentati (-1,9%), dei servizi culturali e ricreativi e per la cura della persona (-0,9%) e dei servizi di trasporto (-0,6%). Questi effetti sono parzialmente compensati dall'aumento del ritmo di crescita dei prezzi degli energetici regolamentati (+12%) e dei servizi per l'abitazione (+0,4%).

 
Su base tendenziale, invece, i prezzi hanno un incremento del +1,8% rispetto ad ottobre 2022, mentre ad agosto l'incremento era del +5,3%.

La significativa decelerazione dell'inflazione è principalmente dovuta al marcato rallentamento dei prezzi dell'energia, sia non regolamentata (da +7,6% a -17,7%) sia regolamentata (da -27,9% a -32,7%), e in misura minore alla riduzione dei prezzi degli alimenti non lavorati (da +7,7% a +5,0%) e lavorati (da +8,9% a +7,4%). Questi effetti sono parzialmente compensati dall'aumento dei prezzi dei servizi per l'abitazione (da +3,7% a +4,0%) e dei servizi di trasporto (da +3,8% a +4,0%).

La crescita su base annua dei prezzi dei beni rallenta decisamente (da +6,0% a +0,1%), mentre quella dei servizi rimane stabile (a +4,1%), portando il differenziale inflazionistico tra il settore dei servizi e quello dei beni su valori largamente positivi (+4,0 punti percentuali, dai -1,9 di settembre).

I prezzi dei beni alimentari per la cura della casa e della persona (da +8,1% a +6,3%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d'acquisto (da +6,6% a +5,6%) rallentano ulteriormente in termini tendenziali.


Anche l'inflazione di fondo, escludendo l'energia e gli alimenti freschi, rallenta (da +4,6% a +4,2%), così come quella escludendo solo i beni energetici (da +4,8%, registrato a settembre, a +4,2%).


L'inflazione acquisita per il 2023 è pari al +5,7% per l'indice generale e al +5,1% per la componente di fondo.


Secondo le stime preliminari, l'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) registra un aumento del +0,2% su base mensile e del +1,9% su base annua (in netta decelerazione dal +5,6% di settembre).

Autore Mario Falorni
Categoria Economia
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