È un dato incontrovertibile che il corona virus ci sta obbligando a cambiare le nostre abitudini imponendoci le sue condizioni: la maggioranza delle persone non si rassegna a confrontarsi con un reale pericolo e doversi piegare alla sua volontà. È inevitabile considerare che ci attendono molti cambiamenti che modificheranno il nostro stile di vita: non potrà essere più come prima dipenderà dalle nostre scelte che tipo di società realizzeremo.

Fintanto che non si trova un vaccino che tenga sotto controllo questo killer silente ed invisibile dobbiamo accettare le sue condizioni e comportarci responsabilmente. È stato un evento inaspettato, sconosciuto e disgraziatamente sottovalutato dagli esperti che ha trovato tutti impreparati, attualmente possiamo solo conviverci e sfruttando l’esperienza, evitare che si diffonda e colpisca i soggetti più fragili.

Nonostante le penose condizioni economiche in cui versa il nostro paese sembra che sia essenziale per la maggioranza dei cittadini prendere l’aperitivo, andare in discoteca, organizzare cene e frequentare ristoranti, palestre, piscine, cinema e teatri. Cultura, sport, vita sociale è molto importante ma non vitale, sospendere temporaneamente o limitare tali attività non si muore, invece con il virus si muore dopo una lunga agonia. Una parte della collettività mal sopporta qualche restrizione necessaria e temporanea, addirittura lamenta lesioni di alcuni diritti costituzionali perdendo di vista che tale atteggiamento può essere causa di morte per altri.  È giustificato e consentito dalla nostra Costituzione scendere in piazza civilmente per manifestare il proprio dissenso a dei provvedimenti governativi emanati in tempi normali ma protestare nel caso specifico è da ottusi con l’aggravante di aver talvolta tenuto e anche favorito comportamenti scorretti che hanno riattivato la pandemia.  

Siamo una nazione politicamente ininfluente, pieno di debiti, divorata dalla corruzione, quando è scoppiato il contagio i francesi ci hanno fatto anche gli spot per umiliarci ma per la maggioranza degli italiani quello che conta è l’apparenza e il profitto come unici obiettivi da perseguire.  Quando poi la sete di potere domina le coscienze, tali circostanze vengono crudelmente sfruttate per diffondere comportamenti fuorvianti e autolesionisti finalizzati a creare caos e aumentare il panico al fine di colpevolizzare un governo che ha provveduto a contenere una pandemia e sta sostenendo finanziariamente un paese economicamente e socialmente semi paralizzato a causa di un evento imprevedibile.

I cittadini dovrebbero osservare e prendere coscienza che vi è un pericolo più grave del virus, la immotivata violenza provocata da gruppi soprattutto di giovani che sono stati reclutati ed istruiti in tempi pregressi e utilizzati per provocare disordini come quelli che si sono verificati a Roma, Milano, Napoli. Non facciamoci prendere in giro dalla favoletta delle ideologie, il problema è molto più serio.

Mi ha colpito invece la foto di un cittadino che travestito da morte con tanto di falce e cartello sul quale aveva scritto: METTETEVI LA MASCHERINA PER FAVORE si è messo per ore in bella vista ad un semaforo: questa persona ha dimostrato senza violenza, usando un simbolismo efficace una realtà che molti non vogliono accettare: vi sono esseri umani indifesi perché malati che stanno correndo un pericolo mortale a causa del comportamento irresponsabile tenuto da individui privi di moralità e di coscienza civile.

Alla festa di Halloween lanciate un saggio e pacifico messaggio travestendovi da morte e, mi raccomando, non dimenticatevi del cartello.