"Quello al Verona è stato fra i periodi della mia vita sportiva e umana più belli che abbia avuto.
Il popolo gialloblù era meraviglioso, i compagni li sento ancora adesso come fratelli e c'erano un allenatore e un Direttore Sportivo che sono stati molto importanti per la mia carriera. Giocavamo un calcio molto d'avanguardia e lì davanti io ed Elkjaer formavamo una coppia perfetta: lui era un bisonte e sterzava a tremila all'ora; io giocavo sulla rapidità e sulla velocità. Così quando partivamo in contropiede non ci prendevano mai."

Agile, scattante, scaltro e generoso, sapeva calciare indifferentemente con entrambi i piedi, risultando abile anche nel gioco aereo malgrado la statura.

Dagli esordi da ragazzo prodigio con la Juve del Trap agli anni dorati al Verona di Bagnoli, dove è divenuto icona scaligera, trascinando la squadra alla conquista dello storico scudetto 84/85.

Il 22 marzo compie gli anni Giuseppe 'Nanu' Galderisi.