Con una media vicina a tre morti al giorno nei luoghi di lavoro, emerge un quadro allarmante della sicurezza sul lavoro in Italia. Questa è la situazione preoccupante rivelata dalle statistiche dell'Inail del 2023, una realtà che non sembra conoscere tregua. La recente tragedia di Brandizzo, che ha causato la morte di cinque operai, e le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno rimesso in primo piano un problema che si ripresenta quotidianamente e al quale, purtroppo, sembra si sia abituati.
Nei primi sei mesi del 2023, secondo i dati dell'Inail, 450 lavoratori hanno perso la vita, il che equivale a una media di 2,4 morti al giorno, comprese domeniche e festività. Di questi, 346 sono deceduti direttamente sul luogo di lavoro, mentre 104 "in itinere", cioè mentre si recavano in fabbrica, in cantiere o in azienda. Nel 2022, il numero totale di morti è stato di 1091, corrispondente a una media di 2,9 morti al giorno.
Tuttavia, secondo l'Osservatorio indipendente di Bologna, che censisce tutti gli infortuni mortali, inclusi quelli dei lavoratori non assicurati con l'Inail e quelli "in nero", il bilancio è ancora più grave: 610 morti dal primo gennaio al 28 agosto. Sebbene non sia un dato ufficiale, questa statistica è spaventosa.
Un rapporto dell'Osservatorio sulla sicurezza e l'ambiente di lavoro rivela inoltre che la fascia di età più a rischio è quella dei giovani lavoratori, tra i 15 e i 24 anni, con 14 morti ogni mille occupati, contro una media di 7,8 per le fasce di età superiori.
Giancarlo Restivo, presidente della Nuova Organizzazione d'Imprese e segretario della Nazionale Italiana Sicurezza sul Lavoro Safetyplayers, ha espresso il suo pensiero al Notiziario Sicurezza, sottolineando l'importanza del dibattito sulla sicurezza sul lavoro e sul significato profondo del lavoro nelle nostre vite.
“Lavorare ha a che fare col Destino di ognuno di noi," ha affermato Restivo, "Si vive per amore di qualcuno o di qualcosa di presente, si lavora per lo stesso motivo e ci sentiamo compiuti quando viviamo questa passione. Non possiamo scordarlo! Dimenticandoci di questo ci dimentichiamo di noi. Allora il lavoro perde il suo valore e si sottostima tutto, anche i rischi e la sua sicurezza!”
Queste parole sottolineano come spesso si tenda a separare la vita professionale da quella personale, dimenticando che il lavoro è parte integrante del nostro essere e della nostra realizzazione come individui. La tragedia di Brandizzo non è solo un monito sull'importanza della sicurezza sul lavoro, ma anche una riflessione sulla necessità di riconoscere il valore e la dignità del lavoro stesso.
Per commemorare le vittime e sensibilizzare sull'importanza della sicurezza sul lavoro, Safetyplayers ha organizzato due eventi: la HSE CUP a Roma il 9 settembre e la Coppa del Mondo del Lavoro a Bergamo il 30 settembre. Due occasioni per riflettere sui valori del lavoro dignitoso e sicuro, e ricordare che ogni individuo ha il diritto di lavorare in un ambiente sicuro, dove la sua vita e la sua integrità sono rispettate.
In momenti come questi, è essenziale ricordare le parole di Restivo: il senso del lavoro coincide col senso della vita. È nostra responsabilità, come società, garantire che queste due dimensioni si integrino in un contesto univoco e senza divisioni.