Sì perché niente di casuale e imprevisto c’è stato in quello che è accaduto ieri. Il fatto che quella scena si sia svolta in diretta mondiale era già stato preparato e voluto dal nuovo sceriffo e dal suo sgherro.

Sapevano perfettamente che l’ospite non avrebbe accettato, che avrebbe persino provato a chiedere qualcosa in cambio, per la sicurezza della sua gente. E non c'era proprio niente da potergli offrire.

Allora serviva spettacolarità, doveva offrire ai suoi seguaci il sangue sulla polvere dell’arena per nascondere il suo fallimento. Per far dimenticare che in quello che si stava facendo non c’era proprio nulla della pace in un sol giorno che aveva promessa.

Infatti ha cominciato a deridere e insolentire l’invitato fin dal suo vestire, e l’aggressione a tiro incrociato è partita non in una stanza riservata, ma davanti alle telecamere. E si è vista tutta la sua rabbia per “l’arroganza “di quel piccolo uomo, quel comico scadente che osava contrastare i suoi desideri.

Quel piccolo uomo che a un accordo in cui di pace non c’era proprio nulla, ma solo rapace restituzione, spoliazione del più debole senza alcuna contropartita, nessuna rassicurazione, nessuna concessione aveva l’ardire di dire no! …Non hai carte…sei sconfitto… devi subire.

Ma quello che viene a nudo è proprio l’incapacità strutturale di un uomo che vive di sola narrazione, che non sa rapportarsi assolutamente con principi etici o morali, ma conosce solo la spietatezza nei confronti del più debole che può solo lasciarsi sbranare. E, come tutti i gradassi sovente anche vigliacchi, si accomoda sempre dalla parte del più forte.

Ieri, un piccolo uomo buffo, un comico scadente, con il suo dignitoso silenzio e con la sua fermezza ha messo a nudo tutto questo. Ovviamente non per coloro che si ostineranno a non voler vedere.