Quello che sta accadendo con Renzi era già accaduto con Salvini con la prima coalizione.  Grazie al M5S la Lega era entrata a far parte di un governo, aveva ottenuto un ministero importante, gli Interni, che Salvini ha sapientemente sfruttato per adescare una marea di illusi usando l’immigrazione clandestina. Ricordo bene quando fu ucciso il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, accusò pubblicamente dei clandestini di colore e  rilasciò delle dichiarazioni infuocate contro gli immigrati, usò delle espressioni di una violenza inaudita tipiche di una mentalità ristretta e razzista. Poi venne fuori la verità, erano stati due americani drogati, per giunta turisti, probabilmente pensavano che l’Italia era alla stregua di un paese del sud America o africano quando due carabinieri si presentavano a trattare uno scambio per conto di un loro informatore.

Salvini non chiese scusa, fu il comandante dei Carabinieri imbarazzatissimo per l'accaduto a chiarire la faccenda, era palese che il ministro aveva strumentalizzato il tutto a fini elettorali. Quando le sue sceneggiate avevano fatto salire l’indice di gradimento della Lega sopra il 30% questo signore ha staccato la spina lasciando l’alleato di governo con il cerino in mano. 

Renzi è una replica di Salvini. Entrambi gli schieramenti tradizionali vanno alla cerca di un consenso che permetta loro di riguadagnare i vertici del potere e continuare ad imporre i loro illuminati e competenti rimedi economici per garantire alle future generazioni un debito pubblico stratosferico dalle conseguenze imprevedibili: le vittime prescelte sono e saranno come da copione le fasce più deboli della popolazione e come giustificheranno tale scempio? Definendo le loro vittime dei falliti, quelli che non ce l’hanno fatta quindi è giusto che cadano sotto la selezione naturale del sistema.

Qui non si tratta di incompetenza  o del governo dei bambini che devono lasciare la guida nelle mani esperte degli adulti ma di avere mano libera per gestire le risorse comuni veicolandole nei pochi settori che il sistema alimenta per sopravvivere. Riformeranno allo scopo di specularci bene basta guardare l’aberrazione della doppia sanità, pubblica e privata prodotta dai “feudi” regionali: hanno creato una sanità parallela alla pubblica, l’hanno sviluppata allontanando i cittadini dal servizio pubblico attraverso un continuo sabotaggio consumato al suo interno da coloro che operavano in entrambi i settori e, tanto per cambiare, la finanziano con il denaro pubblico.

Occorre invertire il tutto: i proprietari del settore privato non devono usufruire di alcun finanziamento pubblico altrimenti che sanità privata è? Chi lavora nel pubblico deve dichiarare la sua collaborazione con il settore privato per evidenziare se vi sono motivi di conflittualità d’interessi. I medici di base devono fare medicina preventiva e non abusare del servizio pubblico: ricoveri e esami strumentali devono essere necessari, non si possono richiedere risonanze magnetiche per un dolore al mignolo; occorre prevenire le malattie e non fornire materia prima per le case farmaceutiche che ci speculano alla grande. Tutela dell’ambiente, sana alimentazione, limitare al massimo l’uso di farmaci e soprattutto di psicofarmaci, eliminare dal mercato i farmaci ritenuti pericolosi per gli effetti collaterali, in Italia ancora circolano dei farmaci killer ritirati dagli altri paesi europei da anni. In parole povere, il medico deve mantenere in salute il paziente non farlo ammalare. Dovrebbero rileggersi ogni mattina il giuramento di Ippocrate e alla sera meditarci sopra per verificare se hanno fatto il loro dovere.

Quello che fu realizzato da Enrico Mattei è stato completamente disintegrato: era stata creata una ricchezza con il lavoro degli italiani, doveva garantire tranquillità, sicurezza per il presente e il futuro invece quel patrimonio è andato perduto in operazioni che hanno arricchito il gotha del nord. Un esempio per tutti, la rete autostradale ceduta senza garanzie ai Benetton che l’hanno sfruttata e lasciata andare in rovina e continuerà a farlo perché non intende uscire dall’affare, saranno gli “amici”, il governo degli adulti, che gli garantiranno la continuità, il segnale è chiarissimo Aspi ha collocato lo scorso dicembre 1 miliardo e 25 milioni di obbligazioni riservate agli investitori istituzionali e nel mese di gennaio in altro miliardo di euro.  Stando alle ultime notizie relative alla ricostruzione del ponte Morandi ci sono 100 milioni extra perché i calcoli iniziali relativi ai vari capitoli di spesa sono stati eseguiti in maniera molto approssimativa, c’è da domandarci se “questi ci fanno o ci sono” debolucci in matematica, sbagliarsi di tre/quattro milioni ci si può stare ma 100 milioni di euro sembrano un po' troppi. Hanno mandato il conto ad Autostrade per l’Italia che gli ha risposto picche.  “Modello Morandi”? Grazie no!!!!  L’unico schieramento che si è battuto per un atto di giustizia e sta cercando di recuperare un patrimonio sfregiato dal profitto è stato il M5S per questo sono definiti dei “bambini” - “scemi, più scemi” – “devono lasciare il posto ad un governo di adulti” e chi più ne ha, più ne metta!

Il ricco piatto costituito dal Recovery Plan deve essere destinato principalmente alla catena alimentare della grande imprenditoria privata. Guardiamo quello che sta accadendo in Italia nel settore industriale. In cosa consiste attualmente l’industria italiana: Pernigotti è turca, la BNL è francese, le acciaierie di Taranto le hanno cedute alla cordata franco-indiana che intende chiuderle per eliminare la concorrenza; Whirpool chiude, persino Bulgari ha venduto il marchio, le infrastrutture e i servizi essenziali sono in mano a degli speculatori che succhiano il risparmio degli italiani... vedi Enel, Telecom e la cricca di Vodafone, Infostrada-Wind, Tim-Telecom che hanno fatturato ai clienti 14 mesi di traffico telefonico dimostrando che in Italia un anno non è composto di 12 ma di 14 mesi e la magistratura non li obbliga a “riposare l’osso”, perché?

Salvini, Renzi, Berlusconi, Meloni, lo stesso PD e via dicendo sono i garanti di questo sistema ormai consolidato da decenni. Quando Salvini dichiara pubblicamente che 60 milioni di italiani chiedono di andare al voto mi domando che “voto” avesse in matematica? Forse 6 milione suona meglio.

Cos’ha donato alle vecchie, meno vecchie e nuove generazioni la gestione liberista di Berlusconi & C.? La rottamazione a 48 anni di una massa di lavoratori inseriti nei vari carrozzoni mantenuti dai cittadini che lavoravano e pagavano le imposte perché ormai rappresentavano un vergognoso sperpero di denaro pubblico (un esempio per tutti Alitalia) e, nel contempo, un indegno Parlamento emanava una normativa per creare una nuova ed anticostituzionale tipologia di lavoro denominata a regime di partita IVA e Co.co.co.  che ancora permette agli speculatori di sfruttare a loro piacimento una massa di persone priva di tutele e garanzie sollevandoli da ogni responsabilità e oneri: hanno legalizzato una forma di schiavitù e nessuno ha detto una parola perché il loro sacrificio garantiva al sistema di sopravvivere. Con lo sfruttamento di una massa di indifesi sono continuate le truffe nel pubblico impiego, nella sanità, i falsi invalidi e via dicendo; il sistema si è garantito altre decine di anni di sopravvivenza.

Per intenderci sul “modus agendi” di questa infausta categoria di politici è opportuno ricordare come furono spesi i fondi europei che furono messi a disposizione dei paesi membri nel 1995, fu definita la “madre di tutte le tangenti” infatti  un fiume di denaro venne elargito clientelarmente: era l’occasione per rinnovare e dare nuovo impulso al sistema economico, scolastico, sanitario, culturale invece si disperse in una miriade di truffe grandi e piccole: lo posso testimoniare perché fui incaricata di controllare a campione il buon fine degli investimenti, su 24 progetti uno solo aveva impiegato il finanziamento correttamente. Quel denaro doveva creare nuovi posti di lavoro invece era andato nelle tasche dei truffatori. Ricordo che la ditta di Trieste che aveva l’appalto dei controlli su tutto il territorio nazionale fu messa sotto inchiesta per falso, non ho mai saputo com’è andata a finire. Ho un’altra testimonianza preziosa: a Bracciano un “furbetto” legato ad un influente personaggio ex socialista poi forzista acquistò un mare di terreni agricoli in Romania e chiese i finanziamenti europei, li ottenne ma quando furono effettuati i controlli da parte delle autorità rumene dovette “riposare l’osso”, pensava che le cose funzionassero come in Italia ma si sbagliava.

Oggi ci si deve rendere conto che le cose non sono cambiate: la “madre di tutte le super tangenti” è già stata destinata alla catena alimentare del sistema che ha strangolato questo Paese. Gli attacchi al premier Conte e al M5S sono ferocissimi perché non hanno padroni (purtroppo nel movimento ci sono troppi infiltrati e rami giovani delle vecchie piante marce).  Se qualcuno avesse qualche dubbio, la partitocrazia sfruttando il sistema democratico ha prodotto delle inquietanti mutazioni genetiche nel settore economico una delle quali è la formazione del capitalismo rosso che convive con il capitalismo tradizionale, entrambi hanno le loro esclusive linee di credito; utilizzano il denaro pubblico come cassa corrente; hanno le loro “corti dei miracoli” dove attingere ogni tipologia di servizi (più o meno leciti) alla bisogna lasciando ogni giorno che passa un Paese sempre più prostrato.

Salvini e Renzi hanno tentato il “colpaccio” di togliersi dai piedi Conte (un indipendente pulito) e un movimento che possiede spirito di rinnovamento che non fa comodo ad un sistema consolidato ormai da decenni. Il rinnovamento deve partire dalla base sul modello di Adriano Olivetti, non c’è alternativa se vogliamo uscirne: il prezzo da pagare è altissimo e gli esiti sono incerti. Oggi siamo chiamati ad assumerci le nostre responsabilità come cittadini e come uomini e donne: chiediamo che quest’ultima possibilità di salvezza sia utilizzata eticamente, venga destinata per un reale rinnovamento di un Paese distrutto con la complicità di cittadini corrotti che hanno votato per un posto di lavoro, un trasferimento, un abuso edilizio, una carriera immeritata, un titolo di studio regalato, una pensione di falsa invalidità, e tante altre forme di complicità che hanno annientato e spezzato tante vite innocenti di chi non la pensava e condivideva questa aberrazione .

Mi hanno fatto rabbrividire le dichiarazioni di Martelli, l’ex. braccio destro ed amico per la pelle di Craxi. Secondo questo dinosauro della politica italiana Renzi avrebbe le sue buone ragioni politiche per destabilizzare un governo da lui voluto: non credo che sia stato un caso che dopo la formazione della coalizione Renzi abbia dato vita a IV: costui dimostra che la “vera politica” non sa neanche dov’è domiciliata. Data l’ambiguità della situazione c’è da domandarsi se il PD condividesse sin dal suo nascere le prevedibili future manovre destabilizzanti del gruppo separatista di Renzi.  Salvini e Renzi hanno agito per lo stesso scopo: spaccare il M5S ed eliminare Conte.

Perché questi illuminati non ci spiegano cosa intendono con l’espressione “si torna a fare politica”? Cosa intendono per “politica”? Cosa stanno facendo in questo tragico momento i gloriosi “imprenditori italiani” per la collettività?  Ho solo sentito critiche e richieste di finanziamenti pubblici verso un governo che si è preso cura di una popolazione disorientata e preoccupata, sono i soldi pubblici che circolano per tamponare l’attuale situazione mentre i “signori della politica” e i “signori del “capitale privato” (che usano principalmente il capitale pubblico) agitano le acque. Siamo tutti preoccupati e questa situazione ha già cambiato la vita a molti e non in meglio.

Per attuare una imprenditoria etica occorre togliere la personalità giuridica alle società di capitali, riportare l’uomo centro della società. Dietro questa mostruosità giuridica si nascondono attività speculative ed escamotage di ogni tipo che garantiscono a coloro che agiscono in nome e per loro conto l’impunità e grandi guadagni. La mancanza di un tetto massimo al profitto è un reale pericolo per tutte le collettività che vengono sacrificate per soddisfare la patologica “necessità” di accumulare ricchezza creando squilibri insanabili.

Il premier Conte e il M5S sono detestati perché non condividono questi insani principi di “politica economica e di spesa pubblica”.