Forse uno dei più noti formaggi sardi dopo il pecorino, il “casu martzu” è un prodotto molto ricercato ma di scarsa reperibilità. Ma è vietato oppure no?
Casu Martzu o casu fracicu?
La differenza, a primo acchito, sembrerebbe minima. Entrambi i termini (martzu e fracicu) indicano la parola italiana “marcio”. In realtà solo il secondo viene tradotto univocamente in questo modo. Il primo, invece, indica anche un mese dell’anno: il mese di marzo. Per quanto possa sembrare un esercizio linguistico, in realtà “martzu” è un ben preciso periodo dell’anno, l’inizio della primavera, ossia il periodo in cui il formaggio marcio viene “prodotto”. Infatti è a partire dalla primavera che il formaggio viene esposto alla lavorazione naturale della mosca casearia (in realtà un moscerino), la piophila casei.