Martedì, l'ex difensore danese fino allo scorso anno in forza all'Atalanta e adesso al Wolfsburg, Joakim Mæhle, ha rilasciato alcune dichiarazioni non proprio di stima nei confronti del suo ex allenatore, Gian Piero Gasperini.

Nella conferenza stampa dal ritiro della nazionale danese, Mæhle ha parlato di una gestione dittatoriale dei giocatori da parte di Gasperini, basata sulla paura. raccontando alcuni aneddoti sulle "regole" loro imposte dal tecnico di Grugliasco.

"Approccio quasi dittatoriale di Gasperini? L'hai detto tu. ... Era così che decideva tutto. Se, ad esempio, facevamo un doppio allenamento, dovevamo restare a dormire nella struttura per la notte. Allora non ci era permesso di tornare a casa.Stile di gestione basato sulla paura? Sì, un po'. Puoi chiamarla cattiva gestione o quello che è, non lo so. Almeno mi sono preparato per le esperienze successive della mia carriera.Non ti senti una persona, ti senti un numero. Non hai alcun rapporto con l'allenatore. Può tormentare qualcuno per cose strane. Ad esempio, io e Hojlund andavamo insieme ad allenarci. Ma lui non voleva che guidassimo insieme. Perché così potevamo sederci, chiacchierare assieme mentre andavamo all'allenamento, divertirci. Non lo voleva e per questo sono stato rimproverato. Anche se il club mi aveva detto che potevo portare Rasmus con me agli allenamenti, perché non avevano un autista per lui.Non so se questo sia tipico degli italiani, ma sono solo alcune cose che a lungo termine ti fanno arrabbiare e stancare".

Saputo delle dichiarazioni di Mæhle, il suo ex compagno di squadra Demiral ha confermato la versione dell'ex compagno, annunciando a sua volta dichiarazioni sul tema...

Il primo ad avere problemi con Gasperini - o perlomeno il primo di cui l'opinione pubblica fu informata, fu il Papu Gomez che mise di fronte la società ad una scelta: o io o lui! Gomez finì al Siviglia. Ma ci sono stati problemi con Skrtel, Kjaer, Castagne, Gollini e, per ultimo, Demiral.

Forse questo può spiegare, oltre ai risultati negativi ottenuti sul campo, il motivo per cui Gasperini non ebbe molta fortuna sulla panchina dell'Inter, unica squadra tra le non provinciali da lui allenata.