Esistono ancora persone che sostengono con convinzione che se bestemmi è perché credi in colui che offendi, altrimenti non avrebbe senso farlo (come se il senso dominasse il linguaggio e le azioni umane).
Se questo tipo di risposta al dilemma esistenziale "Perché l'uomo bestemmia?" fosse meno interessata (raramente un ateo o un agnostico ti faranno questo appunto), i sostenitori della suddetta tesi avrebbero tutto il tempo di scoprire che il linguaggio è per lo più caratterizzato da imitazione, convenzione e territorialità
Altro che vogliano sostenere che Toscana e Veneto siano le due più grandi comunità di fedeli e non delle semplici regioni o che le nostre conversazioni siano anticipate da un'attenta analisi delle parole che andremo a pronunciare, la loro tesi mostrerà le gambe corte al primo slancio scientifico.
O forse, scenario b, in breve tempo le parole pronunciate con astio diventeranno divinità da venerare, le religioni si moltiplicheranno a livelli esponenziali e i politici non sapranno più quale fede strumentalizzare.
Polemica sterile lo so, ma sento dire questa cazzata da quando sono piccolo e non sopporto chi spaccia per logici argomenti che non lo sono.