Qualcuno ricorda ancora questa parola, mutuata dal linguaggio teatrale, imperante quando il francese era lingua padronale? Si tratta di quella figliola che canta e danza, recita, si propone in vesti multiformi sul palco, presenta, si affianca, e naturalmente diventa spesso sex symbol.

La capostipite di un certo rilievo, in Italia, fu Wanda Osiris (1905/1994), di cui non abbiamo mai capito i talenti né le attrattive, ma rimasta celebre per la fortunosa discesa dalle scale, gorgheggiando e tirando le vocali al limite del birignao, circondata da “boys”.

Preferiamo ricordare, selezionando tra molti nomi che pure abbiamo ammirato, Delia Scala, una vera peperina, in carriera e nella vita: pare che il pilota della Ferrari Eugenio Castellotti fosse incorso nell’incidente mortale  (1957) dopo una notte passata a litigare con lei che, nel 1984, vedova ultracinquantenne dopo tardive nozze, si riaccasò subito, sotto l’arcigno sguardo dell’amico Raimondo Vianello.

A proposito, è il momento di citare Sandra Mondaini, icona della comicità femminile, donna tormentata dalla mancanza di maternità, ma sempre eccelsa, a fianco di un coniuge che la stimava immensamente, ma non sembrava femminista.

Ora tocca occuparsi delle due rivali…ma lo erano poi davvero? La bolognese Raffaela Pelloni, detta Carrà, classe 1943, impostazioni di ballo classico, idolatrata nei paesi ispanici, musa di Gianni Boncompagni ( che veniva designato come suo protervo manager, oltre che compagno), lasciò poi gradualmente il ruolo di showgirl, per un po’ affiancata dal secondo grande amore, il danzatore Sergio Iapino, per dedicarsi alla conduzione, con risultati galattici: impossibile criticarla, infatti nessuno si è mai azzardato a farlo.

Viceversa, circondata da un certo sarcasmo ha sempre lavorato la romana  Loretta Goggi, nata nel 1950, eppure i numeri non le mancavano. Entrata nel mondo dello spettacolo su segnalazione di un amico del padre, si meritò la “raccomandazione”, ma ebbe sempre contro ambienti dello spettacolo con la puzza al naso, da Don Lurio (”negata per il ballo”), a Gian Maria Volonté, che arrivò a lapidarla verbalmente perché non aveva partecipato a uno sciopero del settore da lui indetto. Loretta è brava, forse troppo sfruttata sul versante imitazioni, e non ci pare che, nella parte tersicorea, abbia fatto di peggio di tante sgallettate che ci hanno inflitto negli anni.

Sposa, dopo decenni di fidanzamento, del ballerino e coreografo Gianni Brezza, presto vedova, ma sempre in ripresa come giudice talent, La Goggi rimane un caposaldo del mestiere che, viste le attuali circostanze, a sua volta rischia di sparire.

Tutte le altre… un mare magnum che deve mettersi in coda…