Cultura e Spettacolo

Genitori e figli: una lettera aperta e una poesia

Per mia figlia

Mi piace pensare che camminiamo nella vita seguendo il suo profilo che è come una collina che sale e poi inizia a scendere verso valle. Il sentiero che fino ad ora abbiamo affrontato insieme, improvvisamente è cambiato.

Perché il tempo è passato e io sono arrivato in cima!

Per questo tu … continui a salire a faticare … ad imparare e forse anche a soffrire mentre io, come padre, ho iniziato a scendere sempre più velocemente. Perché è così che funziona la nostra esistenza.

E’ il motivo per cui siamo destinati a distaccarci l’uno dall’altra e per me non ci sarà altro modo di tornare indietro se non per correre ad aiutarti.

Se avrai bisogno chiama me, ti prego …e se lo farai ricordati di non urlare mai con rabbia, ma di chiamare piano perché i padri, come le mamme, non ascoltano i loro figli con le orecchie ma li sentono con il cuore!

Se guardi i miei occhi o le mie mani vedrai i segni di quello che sono.

Ma … dovevi vederli i miei occhi quando sei nata e ti ho visto la prima volta!

E come le mie mani hanno accarezzato il tuo viso, per nutrire con l’amore quei 3 chili di dolcezza!

O quando ti tenevo per mano e andavamo insieme ad esplorare un mondo che era tutto e solo nostro!

Con voi figli possiamo essere quello che sentiamo di essere veramente e semplicemente … un papà, una mamma!

Noiosi certo!… come lo sono tutti i papà, tutte le mamme che imparano ogni giorno a stare con i propri figli perché, devi sapere, nessuno è in grado di insegnare questa arte strana del fare i genitori, un’arte che alla fine, non è altro che la capacità di improvvisare mille volte al giorno.

Io oggi vivo molte cose per la prima volta … e le vivo con te che sei diventata grande troppo in fretta, lasciandomi senza respiro, senza argomenti, spaesato e inadeguato!

Devo capire … voglio capire, quindi aiutami!

Ora sei adulta e per me non puoi essere un amica perché io sono il babbo, ma viene prima la mamma e tu sei nostra figlia … e non possiamo e non dobbiamo dimenticare che abbiamo a che fare con una persona con cui non possiamo essere altro che leali, a volte (ma solo a volte), duri ma con cui dovremo discutere e forse combattere.

Ti chiedo di capire sia me che tuo mamma e di essere generosa e leale con la tua famiglia perché se lo sarai con noi, nella vita poi, leale e generosa lo sarai con tutti … con chi ti vuole stare accanto e con chi, purtroppo, inevitabilmente ti abbandonerà … 

Cosa provo oggi?

Ad ogni battito del mio cuore, contaci, corrisponde un pensiero per te.

Mi piace pensare che quando sei arrivata la mia vita sia cambiata per sempre. Tu non saprai mai quanto hai fatto per me solo per il fatto di esserci.

Sarò sempre in debito con te e ci sarò sempre quando lo vorrai, perché i figli appartengono alle mamme, ma anche ai papà e perché senza te io non sarei nulla.

Altre persone ti vorranno bene ma …io e mamma siamo gelosi anche dell’aria che respiri … ricordatelo!.

E ricorda anche che la montagna dell’esistenza può essere dura, difficile e pericolosa da scalare.

Alcuni non ce la fanno e abbandonano. Altri continuano a provarci fino allo stremo delle forze.

Il segreto è crederci! 

Perché quando sarai là in cima tutte le tue domande avranno risposta e da lassù potrai finalmente vedere il mare!

Il tuo babbo

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Autore Germinal Gilli
Categoria Cultura e Spettacolo
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